Spence, Andrew Michael
Economista statunitense (n. Montclair, New Jersey, 1943). Si è formato a Princeton, dove ha studiato filosofia, per poi trasferirsi dal 1966 a Oxford, dove si è dedicato alla matematica, conseguendo infine il dottorato in economia presso la Harvard University (1972), con una tesi sul market signalling. Professore prima a Harvard (1971-72 e 1976-90), poi a Stanford (1973-75 e 1990-2000), dal settembre 2010 insegna alla New York University. Nel 1982 ha ricevuto la Clark Medal e nel 2001 è stato insignito del premio Nobel per l’economia (insieme a G.A. Akerlof e J.E. Stiglitz) per i contributi sulla dinamica dei flussi di informazione. Nel modello di job-market signalling da lui elaborato, ha messo in luce come, nonostante le credenziali formative non contribuiscano, nella maggior parte dei casi, direttamente alla produttività degli addetti, queste possano comunque assumere un valore sia per gli applicants, sia per i datori di lavoro. Se infatti nel mercato si adotta, attraverso meccanismi di selezione/contrattazione, un sistema costi-benefici adeguato, gli applicants razionali investono in formazione al fine di segnalare a potenziali datori di lavoro la propria maggiore produttività. Tra le opere si ricordano: Market signalling: informational transfer in hiring and related processes (1974) e Competition in the open economy (con R. E. Caves, M. E. Porter e J. T. Scott, 1980).