Malraux, Andre
Scrittore e politico francese (Parigi 1901-Créteil, Parigi, 1976). Dapprima studioso di archeologia e di sanscrito, si recò nel 1924 in Cambogia, incaricato di una missione di scavi. Strinse rapporti col Partito comunista annamita e fino al 1927 fu tra i dirigenti del Guomintang. Durante la guerra civile in Spagna diresse in Francia il comitato mondiale antifascista, organizzò il corpo d’aviazione internazionale e fu ferito nel 1937. Abbandonato il Partito comunista, partecipò alla Seconda guerra mondiale, durante la quale fu di nuovo ferito e fatto prigioniero dai tedeschi (1940); evaso dalla prigionia, organizzò (sotto il nome di battaglia di «colonel Berger») la Resistenza nelle regioni del centro della Francia, ma fu di nuovo arrestato nel 1944. Nel 1945 fu ministro durante il governo provvisorio. Entrato nel Rassemblement du peuple français, fondato da De Gaulle, ne fu segretario generale per la propaganda. Al ritorno di De Gaulle al potere (1958) fu nominato ministro presso la presidenza del Consiglio, quindi ministro degli Affari culturali (1959-69) e (1962) presidente dell’Associazione per la Quinta Repubblica. Autore di saggi e romanzi (La tentation de l’Occident, 1926; Les conquérants, 1928; La condition humaine, 1933, sulla lotta tra i comunisti e i nazionalisti cinesi; Le temps du mépris, 1935, in cui denunciò il nazismo; L’espoir, 1937, sul fascismo spagnolo; Les Noyers de l’Altenburg, 1943, che segna il passaggio dal mito rivoluzionario all’idea di nazione).