AMYRTAIOS
. Trascrizione greca ('Αμυρταῖος) del nome neo-egiziano jmn.w-jrj-rsj.t-sw "(il dio) Ammone è che lo ha dato", nei bassi tempi pronunciato a'men-'er-a-ṭâ'cś. Un personaggio così chiamato appare nella rivolta che nel 460 a. C. il dinasta libico Inaro, sostenuto da Atene, suscitò contro il dominio persiano in Egitto (Thuc., I, 110, 112; Herod., II, 140). Pare vivesse ancora nel 449. Suo figlio Pausiri riebbe il trono come Thamyras figlio di Inaro (Herod., III, 15). Un altro Amirteo, nativo della città di Sais, si ignora se parente dell'anzidetto, è il primo faraone indigeno, dopo che l'Egitto nel 404 ebbe cacciati via i Persiani. Egli di per sé solo costituisce una dinastia, la XXVIII dello storico antico Manetone. Regnò 6 anni, dal 404 al 399; un atto recante la data dell'anno 5 (400 a. C.) fu rinvenuto ad Elefantina.
Bibl.: W. Spiegelberg, Demotische Studien, fasc. 7 (papiro n. 215 della Biblioteca nazionale di Parigi), Lipsia 1914; E. Meyer, Ägyptische Dokumente aus der Perserzeit, in Abh. Ak. Wiss., Berlino 1915, pp. 287-311.