AMICO DI SANDRO
. Nome fittizio, creato dal Berenson, per dar meglio persona all'anonimo autore di un certo numero di pitture attribuite dapprima al Botticelli o a Filippino Lippi, per notevoli punti di contatto con le opere di questi due artisti. Pur vivendo nell'orbita del Botticelli e del Lippi, l'Amico di Sandro si stacca dal primo per una certa rilassatezza d'espressione, minore sicurezza di disegno e per le tonalità gaie e biondastre delle carni, e da Filippino per il senso più semplice e contenuto, in modo da poter apparire, agli occhi del Berenson, quasi maestro, in qualche parte, a Filippino stesso. Le opere più note a lui attribuite sono: la Madonna con il Figlio e due Angeli, nella Pinacoteca di Napoli, la Madonna con il Figlio e un Angelo, nella raccolta Austen a Kent, la Morte di Lucrezia a Pitti e la Storia di Virginia al Louvre (fronti di cassoni); la cosiddetta Bella Simonetta a Pitti; Tre Arcangeli e Tobiolo, nella Pinacoteca di Torino. Ma il raggruppamento proposto dal Berenson non è abbastanza omogeneo: esso riunisce opere che si possono attribuire al Botticelli stesso, come la Madonna di Napoli, e altre di un anonimo suo seguace, come I Tre Arcangeli di Torino. E tra quelle opere alcune si possono meglio attribuire alla giovinezza di Filippino Lippi, specialmente le Storie di Ester nel Museo Condé a Chantilly.
Bibl.: B. Berenson, Amico di Sandro, in Gaz. des Beaux-Arts, I (1899), p. 459 segg., II, p. 21 segg., e in The Burlington Mag., I (1903), p. 20 segg., II. p. 22 segg.