AMELLI, Ambrogio Maria (al secolo Guerrino)
Nato a Milano il 18 marzo 1848, studiò lettere, teologia e musica nel seminario di Monza, e fu ordinato sacerdote il 20 sett. 1870. Nello stesso anno fu assunto alla Biblioteca Ambrosiana come scrittore, e ivi coltivò studi biblici, patristici e liturgici. Nel 1885 si ritirò a Montecassino, mutando il nome ed emettendo la professione religiosa il 7 marzo 1887: a Montecassino fu a lungo archivista e priore, finché nel 1908 venne nominato abate della Badia di Firenze, da dove passò a Roma per attendere ai lavon della revisione della Volgata.
L'A. è indubbiamente una delle figure più caratteristiche della cultura ecclesiastica italiana tra la fine del secolo XIX e il principio del XX. Vari furono i campi della sua attività. Il suo nome resta soprattutto legato alla restaurazione della musica sacra in Italia, di cui fu iniziatore e attivo propugnatore, prima attraverso un energico intervento al I congresso cattolico italiano tenutosi a Venezia nel 1874, poi attraverso le varie iniziative cui venne spinto dai consensi che l'opera intrapresa aveva riscosso nell'episcopato italiano. Così nel 1877 fondò l'Associazione italiana di S. Cecilia, di cui fu presidente sino al 1885, ed il periodico Musica sacra, nel quale diede la più larga diffusione possibile alle nuove idee; nel 1878 fondò anche la calcografia per la stampa delle musiche sacre. Dopo il congresso di musica sacra, tenutosi a Milano nel 1880, vagheggiò l'idea di pubblicare, in occasione dei festeggiamenti che Arezzo preparava per l'inaugurazione del monumento a Guido Monaco, una corretta edizione del Micrologo e dell'Antifonario, cui egli attendeva da dieci anni. Ma per mancanza di mezzi si dovette sospendere allora la vagheggiata pubblicazione. Al congresso europeo di canto liturgico, da lui promosso e tenutosi ad Arezzo nel 1882, l'A. fu a capo della scuola di Solesmes, che si batteva contro quella di Ratisbona per il restauro dell'antica tradizione gregoriana. Ma questa battaglia non ebbe successo, e la Congregazione dei Riti biasimò le posizioni dell'A., che nel 1885 si mise in disparte. Con l'avvento al pontificato di Pio X, il movimento restauratore nel campo della musica sacra riprese, e le tesi dell'A. tornarono in onore: egli fu allora incaricato di far risorgere l'Associazione di S. Cecilia, estinta nel 1889, e la presiedette per qualche anno, sino al 1909.
Tra le sue pubblicazioni di carattere musicale, insieme con numerosi studi e articoli apparsi sulle riviste Musica sacra, Organo e Organisti e Biblioteca ceciliana, si ricordano: La restaurazione della Musica sacra in Italia, Bologna 1874; S. Tommaso e la Musica, Milano 1876; I difetti dell'organo italiano in confronto dell'organo estero, Milano 1879; l'edizione critica del Micrologus di Guido d'Arezzo, collazionato sui codici più attendibili, Roma 1904; la conferenza S. Tommaso d'Aquino, poeta e musico eucaristico, Sora 1924. Curò inoltre un'importante edizione dei Salmi di B. Marcello, in cinque volumi (Milano, Calcografia Musica Sacra, 1880), delle opere postume di I. Tomadini (Milano, Calcografia Musica Sacra, 1882) e di due Repertori di Musica Sacra, per canto e per organo, di nove volumi ciascuno.
L'A. occupava un posto di rilievo anche nel campo degli studi biblici. Nel 1872 trovò nel codice di Sarezzano un'antica versione di S. Giovanni, illustrata nello scritto Un antichissimo Codice Latino Purpureo scoperto a Sarezzano presso Tortona, Milano 1872, e su S. Giovanni proseguirono i suoi studi. Ma all'A., che già faceva parte della Commissione Biblica, è dovuta soprattutto l'istituzione della Commissione per la Volgata (1907), di cui più tardi divenne vicepresidente (1916). Durante il periodo in cui fu preposto all'archivio di Montecassino, l'A. compì numerosi ritrovamenti e fornì contributi di carattere storico, alcuni dei quali pubblicati, altri, restati manoscritti, andati perduti in conseguenza della distruzione di Montecassino, nel corso della seconda guerra mondiale. L'A. prese anche in questo campo alcune iniziative, poi continuate, come quella dello Spicilegiurn Casinense, collezione in cui a lui spettano i volumi primo, terzo e quarto (Montis Casini 1893-1897), e quella della Misceilanea Cassinese, di cui egli fece uscire soltanto il primo volume, nel 1897.
L'A. morì a Montecassino il 25 ag. 1933.
Bibl.: G. Badino, Il padre A. e l'alta critica biblica circa la genuina origine dei libri sacri, Genova 1906; G. Fornari, L'Abate D. A. M. A., in Miscell. Amelli, Badia di Montecassino 1920, p.111; G.Tebaldini, Commemorando l'Abate D. A. M. A., in Bollett. ceciliano, XXVIII, 9 (1933), pp. 129-131; E. Quentin, L'Abate Ambrogio Amelli, in Atti della pontificia Accad. archeologica, Rendiconti, X (1934), pp. 39-47; M. Inguañez, L'Abate d. A. A. e la sua opera,in La Scuola cattolica,LXII (1934), pp. 385-400; M. Busti, L'Abate A. A. benedettino cassinese, Milano 1934.