Scrittrice italiana (Torino 1881 - ivi 1941). Acquistò larga rinomanza per i suoi versi di una femminilità accesamente sensuale e di una sincerità autobiografica spinta fino all'audacia (Le vergini folli, 1907; Le seduzioni, 1908; L'insonne, 1913; ecc.), che di rado riesce a tradursi in modi autenticamente poetici, mentre soggiace formalmente al dannunzianesimo più decadente. Scrisse anche novelle (I volti dell'amore, 1913; Anime allo specchio, 1915; Gli occhi cerchiati di azzurro, 1920; ecc.), un poema tragico (L'amante ignoto, 1911) e commedie (Nei e cicisbei, 1920; ecc.). Postumo, a cura di S. Asciamprener, è stato pubblicato un carteggio con G. Gozzano (Lettere d'amore, 1951).