LEGROS, Alphonse
Pittore e incisore, nato a Digione l'8 maggio 1837, morto l'8 novembre 1911 a Watford, vicino a Londra. Dopo avere esordito come imbianchino, contribuì alla decorazione di una chiesa di Lione ed entrò nello studio di Lecoq de Boisbaudran. Nel 1857 espose al Salon un ritratto del padre, nel 1863 fece parte del celebre gruppo dei Rifiutati, tutti ammiratori del Courbet, da lui fatalmente influenzati, in cui si ritrovarono Manet, Fantin-Latour, Whistler, Jongkind, Bonvin; particolarmente il L. deve molto al Courbet. Fu il pittore della vita religiosa. Riportò numerosi studî dal viaggio fatto in Spagna nel 1862 (Cantori spagnoli); L'ammenda onorevole (1868) ricorda con armonie più brillanti lo Zurbaran. Sono anche da ricordare tra le sue tele: Ex-voto (1861, Digione); Cristo morto, Signora con cane (Alençon). Ma la forma di espressione più propria al L. è l'incisione. Incisore mirabile, rappresentò con mezzi semplici e immediati la severa vita dei campi, i drammi della morte, gli oscuri interni dei conventi; eseguì anche una serie di ritratti d'intenso contenuto spirituale (Watts, Dalou). Esercitò grande influenza in Inghilterra, dove visse dal 1863.
Bibl.: Poulet-Malassis e A. W. Thibeaudeau, Catalogue raisonné de l'øuvre gravé et lithographié de A. L., Parigi 1877; E. Régamey, L. Lecoq de Boisbaudran et ses élèves, Parigi 1903; H. V., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXII, Lipsia 1928 (con bibl.).