Filosofo (Bolzano 1844 - Neubabelsberg, Brandeburgo, 1924), prof. nelle univ. di Graz (1877), Friburgo (1882), Kiel (1896), Halle (1898) e Berlino (1905). Esponente del neokantismo, polemizzò sia contro le interpretazioni "psicologistiche" sia contro quelle "idealistiche" del criticismo, e ne propose un'interpretazione realistica, fondata sul presupposto che la coscienza non è affatto chiusa nei proprî processi conoscitivi, in senso idealistico, ma è intrinsecamente collegata all'esistenza delle cose, attraverso la sensazione e la percezione, e alla coesistenza con altri, attraverso la presenza in essa di sentimenti sociali e altruistici. Opere principali: Der philosophische Kritizismus und seine Bedeutung für die positive Wissenschaft (2 voll., 1876-87); Über wissenschaftliche und nichtwissenschaftliche Philosophie (1883); Beiträge zur Logik (1892); Friedrich Nietzsche: der Künstler und der Denker (1897); Zur Einführung in die Philosophie der Gegenwart (1903); Logik und Erkenntnistheorie (in Die Kultur der Gegenwart, 1907).