aliquota (o quota parte)
aliquota (o quota parte) Tasso che deve essere applicato alla base imponibile ai fini del calcolo dell’imposta. È espresso in forma di percentuale nelle imposte ad valorem (quelle basate sul valore del bene), in termini di unità fisiche nelle imposte specifiche o accise. L’a. indica in quota la misura del prelievo fiscale e può essere costante, progressiva o regressiva: è costante quando rimane fissa all’aumentare del livello della base imponibile, come nel caso dell’a. IRES e delle a. IVA, progressiva quando aumenta all’aumentare della base imponibile, come avviene per le a. IRPEF, regressiva in caso di diminuzione all’aumentare della base imponibile. Il legislatore interviene sulle a. modificandole per agevolare o penalizzare determinate categorie di contribuenti o particolari operazioni commerciali. L’a. nominale, o legale, esprime quanto è dovuto dal contribuente per legge, mentre per avere un indicatore migliore dell’onere che grava sul contribuente si fa riferimento all’a. effettiva. Nel caso di imposte dirette, per es., l’a. nominale si applica su una base imponibile rappresentata dal reddito lordo, l’a. effettiva su una base imponibile al netto di eventuali deduzioni o agevolazioni. L’a. media rappresenta quanto è dovuto in media dal contribuente per ogni unità di base imponibile; si calcola facendo il rapporto fra il debito d’imposta e la base imponibile e viene utilizzata per misurare il peso dell’imposta. L’a. marginale designa, invece, quanto è dovuto dal contribuente per un’unità aggiuntiva di base imponibile. Indica, cioè, quanto varia il debito d’imposta al variare della base imponibile ed è utilizzata per valutare gli incentivi dell’imposta. L’a. marginale effettiva è pari alla variazione dell’imposta netta al variare del reddito complessivo ed è rilevante per valutare gli effetti di incentivo o disincentivo dell’imposta alla produzione del reddito. La progressività dell’imposta è indicata dall’incremento dell’a. media. Essa non va confusa con la progressività dell’a.: l’imposta, infatti, può essere progressiva anche quando l’a. è costante, in presenza di deduzioni fiscali.