BILIOTTI, Alfredo e Edoardo
Alfredo (1832-1915), rodiota, identificò nella seconda metà del secolo scorso la città di Camiro a 2 km da Calavanda e a mezzo km dal mare, e condusse scavi a Cecraci, Fichellura, Casviri, Patellis, identificando tombe micenee e tombe greche e gran quantità di materiale, specie ceramica. La sua fama fu in parte oscurata dal fatto che del volume Necropole de Camiros (Parigi 1875), venne pubblicata solo la prima parte - un ricco atlante - a cura di A. Salzmann, mentre, per la morte del B., la pubblicazione vera e propria non fu mai portata a termine. Per altro, il Biliotti e il Salzmann, quantunque si fossero trovati di fronte a una larghissima messe di rinvenimenti, non furono sempre esatti, né furono obbiettive le loro illazioni.
Edoardo, figlio di Alfredo e anch'egli nativo di Rodi, scrisse in collaborazione con l'abate de Cottret, L'Ile de Rhodes, volume edito dagli stessi autori, a Rodi, nel 1881; parallelamente, ne fu approntata un'edizione in greco moderno.
Il libro traccia, nella prima parte, una storia dell'isola sino ai tempi moderni, nella terza e nella quarta esamina, rispettivamente, gli aspetti culturali e sociali e le condizioni climatiche, agricole e geologiche di Rodi; nella seconda parte, dedicata all'archeologia, il B., valendosi della propria profonda conoscenza dei luoghi, nonché delle esperienze paterne, traccia, in breve, un disegno storico-topografico delle antiche città rodiesi, occupandosi anche delle antiche fortificazioni dei Cavalieri di Rodi. Su quest'ultimo argomento, comparve anche, nel 1912, un suo articolo nella Rivista Araldica, dal titolo: Monuments des Chevaliers de St. Jean à Rhodes.