GUIDI, Alessandro
Poeta, nato a Pavia il 14 giugno 1650, morto a Frascati il 13 giugno 1712. Iniziò la sua carriera poetica alla corte del duca Ranuccio Farnese a Parma, alla quale fu ammesso sedicenne. Nel 1681 pubblicò una raccolta dei versi scritti nel primo periodo della sua permanenza a Parma, e nello stesso anno diede alle stampe il melodramma Amalasunta in Italia. In questa produzione giovanile, ch'egli più tardi ripudiò, fu marinista, pur manifestando disposizioni a una lirica di sensi più virili. Si recò a Roma nel 1683, ed entrato nelle grazie di Cristina di Svezia, fu ammesso alla sua corte e iscritto all'Accademia reale fondata da lei nel 1656. Divenne così il celebratore di Cristina, che certo gl'ispirò l'Endimione, dramma mitologico, se pur questo, come afferma il Crescimbeni, non fu scritto in collaborazione con lei. Ciò rivela un'intimità spirituale che spiega come per il G. Cristina divenisse quell'essere soprannaturale ch'egli esaltò con modi sproporzionati alla realtà storica. Fu ammesso nell'Arcadia nel 1691. Voltosi a imitare il Chiabrera, lo seguì nel desiderio di novità e di riforme metriche, e si diede a comporre con armonia varia e irregolare, quelle canzoni che furono dette libere. Nel 1709, tornato per breve tempo a Parma, riuscì a ottenere da Eugenio di Savoia, governatore dello stato di Milano, certi sgravî finanziarî a beneficio del comune di Pavia, onde fu dai concittadini ammesso nell'ordine dei nobili. Di ritorno a Roma, attese alla composizione di sei Omelie e fu dal papa iscritto tra i suoi servitori.
Il poeta, fiacco di fantasia e incapace di creare quel grande fantasma che la realtà empirica non gli offriva, e pur vago di gonfiezze e di enfasi, dovette appoggiarsi alla rettorica. Ciò non toglie che nella produzione lirica del G. si trovino note di vera poesia, alle quali forse si deve la fortuna di cui egli godette presso i migliori lirici del Settecento e del primo Ottocento: il Varano, il Parini, il Monti, il Foscolo e il Leopardi.
Bibl.: I. Carini, L'Arcadia, Roma 1891, pp. 213-225; G. Capsoni, A. G., Pavia 1897; T. L. Rizzo, A. G., Lecce 1928.