Pittore (Pietroburgo 1891 - Mosca 1956). Tra i protagonisti dell'avanguardia russa, che attraversò in tutti i suoi movimenti artistici, inizialmente indirizzò la sua ricerca all'arte non figurativa, per poi volgere la sua attività verso opere grafiche e manifesti; impegnato anche nella progettazione industriale, dagli anni Trenta si dedicò con sempre maggior intensità alla fotografia.
Studiò all'Accademia di belle arti di Kazan´; stabilitosi a Mosca, volse ben presto i suoi interessi (1914) verso l'arte non figurativa, creando composizioni rigorosamente geometriche. Dopo la Rivoluzione, condividendo tra gli altri con V. Tatlin e K. S. Malevič il forte impegno politico per un'arte al servizio della società, firmò in occasione della mostra 5×5=25 del 1920 il programma del gruppo "produttivista". Dopo il polemico quadro Cerchio nero su fondo nero (1918-19, San Pietroburgo, Museo Russo), le Composizioni lineari (Costruzione lineare, 1919, Ginevra, Musée d'art et d'histoire) e le Composizioni volumetriche (Costruzione ovale sospesa, 1920, New York, Museum of modern art) in legno e metallo, la sua attività si rivolse soprattutto alla realizzazione di opere grafiche, manifesti, arredi e allestimenti in occasione di manifestazioni rivoluzionarie. Dal 1923 prese parte al Lef (Levyj front istkusstv, "Fronte di sinistra delle arti"); in quello stesso anno iniziò una intensa collaborazione con V. Majakovskij illustrandone il poema Pro eto ("Di questo"). Dal 1920 al 1930 svolse un'importante attività didattica alla Facoltà per la lavorazione dei metalli del Vchutemas, puntualizzando le sue ricerche nel campo oggettuale industriale. Dedicandosi con intensità crescente alla fotografia, dal 1924 produsse, spesso in collaborazione con la moglie V. F. Stepanova, splendidi ritratti, reportages e album fotografici. In seguito prestò la sua opera in campo cinematografico e teatrale ritornando, dopo il 1935, anche alla pittura con serie di composizioni di carattere decorativo.