Pseudonimo del drammaturgo spagnolo Alejandro Rodríguez (Besullo 1903 - Madrid 1965). Dopo la guerra civile si trasferì in Argentina, continuandovi la sua attività di scrittore. Della prima fase, spagnola (la più felice), si ricordano: La sirena varada (1934); Otra vez el diablo (1935); Nuestra Natacha (1936); della seconda: La dama del alba (1944); Los árboles mueren de pie (1949) e La tercera palabra (1953); dopo il ritorno in Spagna nel 1962: El caballero de las espuelas de oro (1964).