ALDOBRANDINO da Siena
Secondo alcuni mss. della sua opera principale, Le Régime du corps, a noi pervenuti, è detto "da Firenze", ma certamente è "da Siena", se, come tutto lascia supporre, egli è da identificarsi con quel "magister Aldobrandinus de Senis, physicus" che appare in un documento del 1287, messo in luce da T. Thomas. Nella seconda metà del sec. XIII dimorava a Troyes, e la sua casa si trovava "in vico Sancti Abrahe". Questa egli aveva lasciato in eredità, secondo il documento del 1287, a un vicino ospedale di Sant'Antonio; e perciò a questa data era già morto. Protetto da Beatrice di Savoia, per la quale forse compose il suo trattato, sembra sia stato medico di Luigi IX, re di Francia.
A lui è dovuta una lunga compilazione di medicina intitolata Le Régime du corps (De regimine sanitatis), o anche Livres pour la santé garder, rielaborazione di trattati latini, a loro volta tratti da opere in lingua araba. Essa è divisa in quattro parti principali: a) igiene generale; b) cure particolari; c) dietetica; d) fisionomia, tratti psicofisici. Dell'opera, che ebbe particolare fortuna nel Medioevo, esistono due volgarizzamenti italiani, l'uno del sec. XIV, di Zucchero Bencivenne, datato maggio 1310, l'altro anonimo.
Si ha anche notizia di un volgarizzamento in ottava rima dell'ultima parte, dovuto a Battista Saracino di Macerata.
Che la lunga rielaborazione d'argomento scientifico sia stata fatta per raccomandazione dell'imperatore Federico II nel 1233, secondo quanto attestano due manoscritti, per altro assai tardi, può sembrare ipotesi arrischiata, dato il forte scarto cronologico rispetto alla data della morte dell'autore. Più persuasiva, essendo questa la prima opera d'argomento medico in lingua francese, l'altra attestazione (1256), secondo la quale l'opera sarebbe stata compilata per la contessa Beatrice di Savoia, moglie di Raimondo Berengario V, ultimo conte di Provenza. Di un Benedetto da Firenze, infine, al quale anche un codice attribuisce una dedica, non si hanno notizie. Ad A. si trova anche assegnato un De practica oculorum.
Adolfo Bartoli ha avanzato l'ipotesi che l'Aldobrandino da Siena fisico e l'Aldobrando da Siena poeta, del quale ci son pervenuti pochi componimenti, siano la stessa persona. Ma quest'ipotesi non ha avuto fortuna; così come non sembra destinata ad averne l'altra recente, del Garosi, il quale identificherebbe l'autore del Régime con un Aldobrandino figlio di un Orlandino e nipote di un Orlando medico; medico a sua volta già nel 1212 e giudice a Pisa nel 1224. Infatti, siccome anche.
il Garosi accetta il 1287 come data di morte, ma indica d'altra parte l'anno 1212 come periodo di già provetto esercizio professionale, A. sarebbe vissuto circa cento anni; il che se non è impossibile, è certamente molto improbabile.
Bibl.: Il trattato di A. fu edito nel 1911 da quattro codici della Bibliothèque Nationale e della Bibliothèque de l'Arsenal di Parigi: cfr. Le Régime du corps de maître Aldebrandin de Sienne, texte français du XIII siècle, a cura di L. Landouzy e R. Pépin, Paris 1911; per le edizioni dei volgarizzamenti italiani: F. Zambrini, Opere volgari a stampa, Bologna 1878, coll. 18-19. Sulla figura di A., cfr. A. Bartoli, I viaggi di Marco Polo..., Firenze 1863, pp. LIX-LXVI; Id., I primi due secoli della letter. ital., Milano 1880, p. 194; Id., La prosa ital. nel periodo delle Origini, Firenze 1880, pp. 12-15; P. Meyer, De l'expansion de la langue française en Italie pendant le moyen-âge, in Atti del Congresso internazionale di scienze storiche, IV, Roma 1904, pp. 79-80; A. Thomas, L'identité du médecin Aldebrandin de Sienne, in Romania, XXXV (1906), pp. 454-456; L. Rugani, Sulle cognizioni di otologia di A. da Siena nel secolo XIII, in Il Valsalva, II (1926), pp. 138-142; G. Bertoni, Il Duecento, Milano 1930, pp. 73, 78, 87; E. Wickersheimer, Dict. biogr. des médecins en France au moyen-âge, I, Paris 1936, pp. 17-18; A. Garosi, Siena nella storia della medicina, Firenze 1958, pp. 135-141.