Pedagogista italiano (Trieste 1919 - Roma 2007). Partecipò alla resistenza nelle formazioni di "Giustizia e libertà"; dopo la liberazione svolse attività politica nel Partito d'azione e, successivamente, nel Partito socialista italiano. Prof. univ. dal 1962, insegnò pedagogia a Roma, dove fu prof. emerito dal 2002. La sua ricerca si svolse in direzione sia teorica sia sperimentale e mirò a inserire i problemi educativi in una prospettiva di rinnovamento sociale e politico. Impegnato in varie iniziative nazionali e in organismi internazionali (OCSE, UNESCO, Consiglio d'Europa), fu presidente del Centro europeo dell'educazione. Diresse alcune collane pedagogiche e fu condirettore della rivista Scuola e città. Nel 1993 fu tra i fondatori del Movimento d'azione "Giustizia e Libertà". Fra le sue opere: J. Dewey (1951); Misurazione e valutazione nel processo educativo (1955); Esperienza e valutazione (1958); Educazione e condizionamento sociale (1964); Educazione e divisione del lavoro (in collab., 1973); Pedagogia e scienze dell'educazione (in collab., 1978); Scuola e cultura di pace (1985).