FABRIS, Aldo
Nacque a Palmanova (Udine) il 6 ag. 1872 da Eligio e da Giuseppina Pascolini. Laureatosi con lode in medicina e chirurgia nel 1896 presso l'università di Padova, vinse la borsa di studio Vanzetti per il perfezionamento nelle discipline mediche per gli anni accademici 1896-97 e 1897-98: si recò allora nell'università di Torino, ove frequentò come allievo interno l'istituto di patologia generale diretto da G. Bizzozero, sotto la cui guida condusse ricerche di istologia normale e patologica, di batteriologia e di patologia sperimentale. Nella stessa università frequentò anche l'istituto di clinica chirurgica. Avviatosi allo studio dell'anatomia patologica, frequentò a Torino l'istituto diretto da P. Foà e qui intraprese la carriera universitaria: secondo assistente di anatomia patologica nel 1898-99, divenne primo assistente nel 1900 e nel 1903 conseguì la libera docenza in anatomia e istologia patologica. Nel 1904 fu chiamato a dirigere come supplente l'istituto di anatomia patologica dell'università di Genova e nel febbraio dell'anno seguente iniziò il regolare corso di insegnamento; nominato straordinario nel febbraio 1906, nel dicembre del 1909 ottenne la promozione a professore ordinario di anatomia e istologia patologica dell'università di Genova. Il F. resse la cattedra e diresse l'istituto di Genova fino all'ottobre 1942, quando fu collocato a riposo per limiti di età e nominato professore emerito.
Durante la sua attività nell'università di Genova il F. si segnalò come un valente didatta, fondatore di una buona scuola, erede della cultura e dell'impostazione scientifica dei suo maestro P. Foà. Egli, inoltre, ebbe il merito di avere radicalmente rinnovato l'istituto di anatomia patologica, fino alla sua venuta relegato in pochi ambienti privi di adeguata attrezzatura, rendendolo sufficientemente ampio e dotato dei mezzi necessari per l'espletamento, in condizioni ottimali, delle attività necroscopiche, di studio, di ricerca e di didattica.
Studioso serio e rigoroso, il F. si dedicò a ricerche sulla patologia dei vasi, del fegato, dei reni, dell'intestino, del sistema nervoso. Di particolare rilievo appaiono le sue indagini anatomopatologiche e sperimentali sulla patogenesi degli aneurismi.
L'argomento era allora di grande interesse e oggetto di studio di numerosi ricercatori. Con una serie di brillanti indagini il F. riuscì a dimostrare che, mentre il trauma provoca lacerazioni e alterazioni regressive delle lamelle elastiche cui consegue una lieve dilatazione del lume vasale, poi compensata dai fenomeni rigenerativi della parete, i processi degenerativi e flogistici della parete arteriosa sono responsabili di alterazioni che sono alla base della formazione degli aneurismi. Individuò inoltre nei processi infettivi di natura sifilitica i maggiori responsabili della formazione delle dilatazioni aneurismatiche delle arterie, soprattutto dell'aorta (Ricerche sperimentali sulla patogenesi degli aneurismi. Nota preliminare, in Giorn. d. R. Acc. di med. di Torino, LXIV [1901], pp. 34-39; Experimentelle Untersuchungen über die Pathogenese der Aneurysmen, in Archiv für pathologische Anatomie und Physiologie und für klinische Medicin, CLXV [1901], pp. 439-468; Sulla patogenesi degli aneurismi dell'aorta [aortite gommosa], in Atti d. R. Acc. d. scienze di Torino, XXXVII [1901-02], 15, pp. 703-723; Aortite di Heller ed insufficienza delle valvole aortiche, in Pathologica, I [1909], pp. 311-318).
Il F. fu anche autore di alcuni capitoli del trattato di anatomia patologica per medici e studenti fondato da P. Foà e diretto da F. Vanzetti: Anatomia patologica del fegato, delle vie biliari e del pancreas, in Trattato italiano di anatomia patologica, I, Torino 1956, pp. 565-688; Anatomia patologica dell'apparato uropoietico, ibid., pp. 689-816 (nell'edizione stampata a Torino nel 1949, I, pp. 521-644 e 645-772).
Di carattere schivo e riservato, il F. fu comunque presidente dell'Accademia medica di Genova e fu tra i dirigenti del Centro genovese di accertamento per la diagnosi dei tumori maligni.
Morì a Genova il 28 marzo 1952.
Bibl.: Necrol., in Arch. ital. di anatomia e istol. patol., XXV (1952), p. 321; M. Melis, Ilprof. A. F., in L'insegnamento della anatomia patologica in Genova dalle origini al primo centenario della cattedra, Genova 1962, pp. 121-146.