Pittore e illustratore italiano (Oderzo 1876 - Milano 1954). Soggiornò a Monaco (1898) e collaborò alla rivista Jugend; s'impose con le illustrazioni per La secchia rapita di Tassoni (1903) e col ciclo di disegni erotici Parabola dei celibi (1904-05), che presentano precoci spunti surrealisti; si dedicò quindi a E. A. Poe (1909), dalla cui lettura ebbe un forte stimolo alle sue allucinanti invenzioni. Nello stesso gusto dipinse quadri, acquerelli e pastelli e illustrò Baudelaire, Rimbaud, Verlaine. Invitato dai surrealisti francesi a entrare nel loro gruppo, preferì lavorare in totale solitudine. Ha eseguito disegni e studî anche per un teatro sull'acqua (Tetiteatro). Molte sue opere sono conservate nella pinacoteca di Oderzo a lui intitolata.