BARTHOLOMÉ, Albert
Scultore e pittore francese, nato il 29 agosto del 1848 a Thiverval (Seine-et-Oise), morto a Parigi nel 1929. Abbandonata la giurisprudenza. a 23 anni apprese la pittura negli studî di Barthélemy Menns a Ginevra e di L. Gérôme a Parigi. Le sue prime opere, esposte al Salon del 1879 (ritratto muliebre e Vecchio seduto) si riallacciano strettamente alla morbida e larga maniera del Bastien-Lepage. Seguì una serie di quadri di genere, con studî di luci che ricordano il Manet. Perduta la moglie nel 1886, ritiratosi a vita solitaria, il B. si dedicò quale autodidatta alla scultura, per elevare alla morta un sepolcro (cimitero di Bouillant presso Crépy). Contemporaneamente il B. ideò un monumento che dovesse simbolizzare il lutto di tutta l'umanità: l'esecuzione richiese all'artista quattro anni di lavoro. Cominciò ad esporre nel 1891 gruppi isolati e nel 1895 il modello dell'intero monumento: una semplice porta di mausoleo a forma di pilone. Lo stato francese e la città di Parigi gli commisero l'esecuzione di quest'opera per l'entrata del Père Lachaise, ove effettivamente fu inaugurata il 1° novembre 1899. Al monumento ai morti (v. Tav. LI) seguirono numerose opere, tra cui Il segreto, la Fanciulla che intreccia i capelli, varî ritratti e monumenti funebri. Lo stile fortemente personale del B. s'ispira con schietta immediatezza alla natura ed è sorretto da una tecnica duttile e raffinata. La sua influenza, specialmente quella esercitata dal monumento ai morti, fu vastissima.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II (con bibl.).