Poeta iraniano (Teheran 1925 - ivi 2000), appartenente alla corrente letteraria Shi῾r-i nau. Negli anni Settanta lasciò l'Iran, disgustato dall'oppressione esercitata dal governo, per tornarvi nel 1979 durante la rivoluzione, che però deluse le sue aspettative. Poeta impegnato, le sue poesie (Qoqnūs dar bārān "Fenice nella pioggia", 1966; Ibrāhīm dar ātesh "Ibrahim nel fuoco", 1974; Tarāne-hā-i kūcek-i ghorbat "Piccole canzoni dell'esilio", 1980) sono ricche d'immagini ed espressioni originali. Tra le altre raccolte: Madāyeh-e Bi-seleh ("Gli elogi non premiati", 1992); Jedāl bā Khāmooshi ("Sfidando il silenzio", 1998); Shenākhtnāmey-e Aḥūmad-e Shāmlū ("Conoscendo Aḥmad Shāmlū", 1998).