Poetessa ungherese (Budapest 1922 - ivi 1991). Nella sua lirica (Kettős világban "In duplice mondo", 1946; Szárazvillám "Fulmine asciutto", 1957) scruta ed esprime con vigorosa efficacia di immagini originali il contrasto tra spirito e materia. Notevoli le traduzioni raccolte nel volume Vándorévek ("Anni di vagabondaggio", 1964).