Scultore, pittore, scrittore d'arte (Vaglia 1836 - Firenze 1886). Si formò a Firenze sotto la guida del purista A. Costoli e fu in contatto col gruppo degli artisti più avanzati che frequentava il Caffè Michelangelo. A Napoli, dove era per una borsa di studio (1863-67), formò con De Nittis, De Gregorio, ecc., la cosiddetta scuola di Resina, facendosi promotore dello studio diretto della natura. Ma nei pochi quadri, così come nelle sculture, privilegiò la meticolosa rappresentazione di scene domestiche e di interni. Nel 1867 presentò all'Accademia di Firenze il modello del Suicida (Firenze, Gall. d'arte moderna), che non ottenne i finanziamenti per la realizzazione in marmo. Nono stante il successo a Parigi del suo Bambino con il gallo (1868, Firenze, Gall. d'arte moderna) e l'apprezzamento del Carducci per La madre (1880, Roma, Gall. naz. d'arte moderna), il C. ebbe vita travagliata e difficile. Nei suoi scritti mostrò piena adesione alla poetica del realismo di Courbet, che, nelle sue opere, tuttavia limitò, in una sorta di individualismo romantico, a un vero quotidiano, legato a vicende e affetti familiari. Di grande interesse i suoi scritti sui Macchiaioli che, però, contribuirono alla visione del movimento in chiave di protoimpressionismo (pubbl. post., Scritti e ricordi, 1905; Opere e scritti, 1932).