ACTINOMICETI (lat. scient. Actinomycetes, Actinomycetales)
Organismi eterotrofi, unicellulari, spesso a filamento ramificato, con ife di circa 1 μ di diametro; si moltiplicano per frammentazione del citoplasma entro le pareti dell'ifa o per divisione dell'ifa per mezzo di setti trasversali (artrospore) o infine per conidî. Dal 1904 al 1950 sono state pubblicate ben 15 diverse classificazioni, di cui quella di S. A. Waksman (1950) considera gli Actinomiceti quali un ordine dei Batterî (Actinomycetales), contrapposto all'altro ordine, Eubacteriales; il Waksman suddivide l'ordine in 3 famiglie, secondo il seguente prospetto:
A) micelio rudimentale o assente, spore assenti, organismi acido-resistenti: Mycobacteriaceae, col genere Mycobacterium.
B) esiste un vero micelio:
I) il micelio vegetativo si divide per segmentazione in elementi bacillari o coccoidi: Actinomycetaceae.
1) anaerobî o microaerofili, non acidoresistenti, di norma parassiti: genere Actinomyces.
2) aerobî, parzialm. acidoresistenti o non: gen. Nocardia.
II) micelio vegetativo di norma indiviso: Streptomycetaceae.
1) conidî in catenelle su ife aeree: gen. Streptomyces.
2) conidî singoli all'apice di brevi conidiofori: gen. Micromonospora.
Gli A. hanno in comune con i Batterî la sottigliezza dei filamenti e delle spore, la produzione, frequente, di artrospore o di elementi bacillari o coccoidi, e in molti casi l'acidoresistenza; essi somigliano d'altro canto ai funghi Eumiceti per la frequente formazione di un micelio aereo e per la ramificazione di questo. Comunissimi in natura, hanno notevole importanza nella decomposizione delle sostanze organiche del terreno, nonché come agenti di malattie del deterioramento di prodotti alimentari, come latte, cacao, pesce, ecc. e di materie tessili (lana e cotone) e della carta, producendo macchie e odori repugnanti; finora non è stata utilizzata in grande la capacità di alcuni Streptomyces di produrre vit. B12 e certi enzimi, al contrario di quanto è avvenuto per la produzione di antibiotici (streptomicina, actinomicetina, aureomicina, ecc.).
Bibl: E. Baldacci, Contributo alla sistematica degli Attinomiceti, in Atti Ist. bot. di Pavia, s. 4, XI e XIII, s. 5, III, Pavia 1939-44; id., Die Systematik der Actinomyceten, in Mycopathologia, IV (1947); S. A. Waksman, The Actinomycetes, Waltham, Mass., 1950.