ACTA APOSTOLICAE SEDIS
. Commentarium Officiale, ossia "Bollettino Ufficiale della Santa Sede", fondato con la costituzione Promulgandi del 28 settembre 1908 da Pio X, in relazione all'altra costituzione Sapienti consilio del 29 giugno con cui fu decretata la riforma degli uffici di Curia. La suddetta Promulgandi, pubblicata in testa al primo fascicolo del 1° gennaio 1909, spiega sufficientemente la natura del periodico. Ricordata cioè la maniera fino allora tenuta di pubblicare le leggi e costituzioni pontificie (promulgazione in Roma soltanto mediante la affissione ad valvas specie delle basiliche Lateranense e Vaticana, e poi nelle sole segreterie dei dicasteri competenti) e le lagnanze in proposito dei vescovi, alle quali si era dovuto rimediare con l'invio a modo di circolari per ufficio della Segreteria di Stato (cfr. il Monitum a p. 136 del detto fasc. I) si stabilisce, in accoglimento dei postulati formulati dalla commissione per la compilazione del codice di diritto canonico, che tanto gli atti pontifici quanto quelli dei dicasteri romani vengano d'autorità inseriti e pubblicati nel detto Bollettino Ufficiale e che ciò basti alla loro effettiva promulgazione, in quanto sia necessaria, e salve particolari disposizioni contrarie. Il codice di dir. can., c. 9, aggiunge che, ove non sia disposto altrimenti, le leggi entrano in vigore il terzo mese dopo l'inserzione negli Acta. Il regolamento per la redazione e amministrazione del Bollettino Ufficiale fu pubblicato il 5 gennaio 1910 (Acta Ap. Sedis, II, p. 37). Si stampa nella tipografia vaticana ed è ora amministrato dalla Libreria vaticana; ogni fascicolo reca ordinariamente gli atti (encicliche, costituzioni, motuproprî, brevi, chirografi, lettere, allocuzioni) del pontefice regnante, quindi gli atti (decreti, istruzioni, risoluzioni, nomine) delle congregazioni e quelli (sentenze, decreti, citazioni) dei tribunali e delle commissioni e uffici; infine come diario di Curia, annota le udienze reali e diplomatiche, concesse dal pontefice, le nomine e onorificenze, e come necrologio le date di morte dei cardinali e vescovi diocesani o titolari. Ogni volume è chiuso da copiosi indici.
Non deve confondersi con la pubblicazione Acta Sanctae Sedis comin ciata nel 1865 dai sacerdoti e canonisti romani Vittorio Piazzesi e Giu seppe Pennacchi, priva di carattere ufficiale, e destinata piuttosto in aiuto della giurisprudenza, cui rese e rende tuttora cospicui servigi, sebbene sia cessata con l'apparire del Bollettino Ufficiale. Per i documenti pontifici anteriori al 1909 sono da consultarsi anche le raccolte private degli Acta Gregorii XVI e Acta Pii IX, e quelle ufficiali, a cura della Segreteria di Stato, degli Acta Leonis XIII e Acta Pii X.