Architetto e designer italiano (Milano 1918 - ivi 2002); figlio dell'artista Giannino Castiglioni, ha lavorato in costante collaborazione con il fratello Pier Giacomo (Milano 1913 - ivi 1968), instaurando con lui un rapporto di forte interdipendenza creativa tale che, sul piano filologico, i progetti realizzati dallo Studio C. fino alla morte di quest'ultimo sono attribuiti, indistintamente, a entrambi i fratelli. L'attività di tale studio, di cui fece parte fino al 1954 anche il fratello Livio (Milano 1911 - ivi 1979), poi free lance designer, si è volta prevalentemente all'allestimento di mostre e al disegno industriale. Autore di numerosi oggetti emblematici del design italiano, la sua attività è stata caratterizzata da un ricercato minimalismo concettuale e da originali abbinamenti con tematiche ludiche o legate al ready made. Ha ricevuto molti riconoscimenti, tra cui nove premi Compasso d'oro. È stato docente di progettazione artistica per l'industria al Politecnico di Torino (1969-80) e poi di disegno industriale al Politecnico di Milano (1980-93). Mostre sulla sua opera sono state organizzate a Barcellona (1995), Milano (1996), Weil am Rhein e New York (1997), Tokyo e Breda (1998). Tra i prodotti più famosi disegnati dai C. - essendo la specificità dell'apporto dei singoli sopravanzata da complementarità e connessioni che ne ostacolano l'attribuzione individuale - per vari settori merceologici: la poltrona Sanluca (Gavina, 1960); le lampade Arco, Taccia e Toio (1962), Parentesi (1970), Brera (1992) e Fucsia (1996) per Flos; i sanitari Aquatonda (1971) e Linda (1976) per Ideal Standard; lo sgabello Mezzadro (1971), i tavolini di servizio i Servi (1985-86) e la libreria Joy (1989) per Zanotta; il letto Itititi (Interflex, 1986), le posate Dry (Alessi, 1984) e la sedia 40/80 (Moroso, 1999). Per la progettazione architettonica si ricordano: Palazzo della Permanente (1953), la Camera di commercio, industria e agricoltura in via Meravigli (1958), la Birreria Splugen Brau (1961), a Milano; stabilimento e ambiente per esposizione dei mobili Gavina a Bologna (1961).