BERSELLINI, Achille
Nato a Parma l'11 genn. 1862 in una famiglia di tradizioni liberali e patriottiche - il padre, Amadio, era stato implicato nell'assassinio del duca di Parma, - si trasferì a Milano, dove, dal 1881 circa, s'impiegò presso l'azienda che pubblicava il quotidiano Il Sole, fondato nel 1865 e allora diretto da P. Bragiola Bellini. Il B. dapprima fu addetto alla redazione del giornale Il Monitore dei prestiti; successivamente, in qualità di redattore capo, curò la compilazione e la stampa di notiziari economici (I protesti cambiari, Fallimenti) e di pubblicazioni periodiche (Il Capitalista. Guida generale pel portatore di effetti pubblici, di cui la prima edizione, del 1889, porta il suo nome), Fu anche autore di altre opere divulgative di argomento economico-finanziario: L'amministrazione pratica: contabilità commerciale e domestica (Milano 1889), Il componimento amichevole, la moratoria e il fallimento (Milano 1890).
Il giornalismo economico, come mezzo di diffusione su vasta scala di notizie tecniche, economico-finanziarie e pubblicitarie, raccolte con tempestività all'interno del paese e all'estero, era un campo di attività che, in quegli anni, in Italia, poteva dirsi ancora agli inizi, e ad esso il B. apportò, allora e in seguito, un contributo di iniziative particolarmente originale e un impegno costante.
Nella Milano di fine secolo egli raggiunse anche una certa notorietà per altre iniziative: nel 1894 si fece promotore dell'Esposizione di Belle Arti, che, a distanza di tre anni dalla precedente, presentava interessanti manifestazioni d'avanguardia nel campo della pittura e della scultura; ad essa dedicò una dettagliata rassegna, mostrandosi sensibile alla formazione di "espressioni d'arte nuove, immature ancora, ma ardite" (Cronaca dell'Esposizione di Belle Arti…, Milano 1894). In quegli anni aveva anche ideato di dar vita, ma senza successo, a un giornale che raccogliesse e diffondesse notizie sulla vita artistica italiana.
Verso la fine del secolo il B. era divenuto il collaboratore più valido e dinamico del Bragiola Bellini, di cui sposò nel 1901 l'unica figlia. Nel 1902 ne raccolse l'eredità e, alla direzione dell'azienda editrice del Sole, proseguì con successo l'attività editoriale ed imprenditoriale.
Il Sole si distingueva allora per alcune sue caratteristiche originali: riportava le notizie degli avvenimenti del giorno, limitandosi a fare una esposizione concisa e impersonale che non rivelava determinate linee politiche; il notiziario sull'andamento dei mercati italiani ed esteri, le finanze, la vita delle imprese era particolarmente ricco e documentato; per la loro attendibilità i dati e i giudizi del giornale venivano assunti a base di valutazione della situazione economica italiana dagli osservatori interni ed internazionali, particolarmente dalla Neue Zürcher Zeitung. Sulle pagine del quotidiano trovavano posto anche cronache letterarie, scritte da F. Cameroni, notizie sugli spettacoli milanesi e, soprattutto, una ricca e varia pubblicità economica, un aspetto - nuovo per il tempo - particolarmente curato dal Bragiola Bellini.
Il potenziamento e lo sviluppo della azienda diedero luogo a un aumento del numero delle pagine del quotidiano e all'assorbimento, nel 1905, del giornale Il Commercio - fondato nel 1879 da G. Sormani - di cui Il Sole acquisì i lettori e alcuni valenti redattori, tra cui il torinese E. Papa. Vennero ampliate le basi finanziarie dell'azienda, che prese la forma, nel 1905, della società per azioni "La Stampa commerciale", di cui il B. fu principale azionista, presidente e amministratore delegato; carica, quest'ultima, che non abbandonò neanche verso il 1909, quando alla presidenza della società fu preposto, per un breve periodo, C. Castiglioni, un negoziante di Ferno (Varese), che aveva costruito le sue fortune finanziarie con il commercio di esportazione. La società si avvalse dell'apporto di esponenti assai noti dell'ambiente bancario, industriale e commerciale: G. Feltrinelli, L. Mazzotti Biancinelli, G. Sacchi, C. Goldmann, C. Mazzoni, A. Dubini, il sen. L. Della Torre; e, per più modeste quote, della partecipazione della Banca commerciale e del Credito italiano.
Alla pubblicazione del Sole continuò ad affiancarsi quella dei notiziari già citati e dell'annuario Il Capitalista, ai quali s'aggiunsero altri opuscoli di carattere economico-finanziario e tecnico: per la loro diffusione fu allestita, nel 1924, a Milano, la libreria "La Stampa commerciale".
Il quotidiano, col passare degli anni, vide sanzionata la sua fisionomia di informatore obbiettivo e neutrale delle vicende economiche e finanziarie, portavoce discreto di un ceto imprenditoriale e mercantile che s'ispirava a un moderato progressismo politico e a un certo grado di protezionismo doganale: in particolare, riprendeva i temi di cui era divulgatore e animatore L. Luzzatti, autore di vari suoi articoli, sostenendone le iniziative, particolarmente in ordine alle questioni dei trattati commerciali. Del resto, nella stessa testata, si definiva "organo ufficiale della Camera di commercio di Milano, delle Banche popolari consociate, dell'Associazione fra gli industriali cotonieri e Borsa Cotone, organo dell'Industria e del Commercio delle sete in Italia". Dei gruppi imprenditoriali che questi organismi associavano, o che a questi facevano capo, il giornale rifletteva - all'inizio del Novecento - gli interessi, le opinioni politiche e la mentalità, ma in sostanza non ne subiva la diretta influenza, limitandosi a realizzare una scrupolosa e metodica attività informativa. Il B., come direttore del giornale, si dedicò di preferenza ai compiti organizzativi e amministrativi, raramente intervenendo con propri articoli.
Nel 1926 il B. affidò al figlio Mario, che già collaborava al giornale da alcuni anni, i compiti di redattore capo e di vicedirettore responsabile; nel 1928 la società "La stampa commerciale" s'integrò in una nuova società per azioni "Editrice Il Sole", nella quale il gruppo che nell'anteguerra controllava l'azienda era ancora rappresentato, oltre che dai Bersellini, da C. Goldmann, da G. Sacchi e da F. Bolchini.
Per le ragioni già esposte - dovute sia alle caratteristiche tecniche del giornale sia all'ambiente e agli interessi di cui esso era portavoce - le vicende che portarono all'avvento dei fascismo e alla soppressione della libertà di stampa non determinarono particolari mutamenti nella impostazione redazionale de Il Sole. Il giornale, come sempre aveva fatto, si limitò a registrare gli avvenimenti e successivamente adeguò il proprio servizio informativo alle fonti ufficiali, riprendendo i giudizi della stampa governativa e fascista; prestò una particolare attenzione alle iniziative del governo nel campo della politica economico-finanziaria e, aumentato anche di pagine, rispecchiò nei suoi servizi un ambito di interessi più allargato e più vasto di quello dell'anteguerra.
Il B. aveva ridotto, a causa dell'età, la sua attività, ma la caduta dei fascismo e le vicende politiche e militari dell'estate del 1943 richiesero il suo ritorno con compiti di responsabilità alla direzione del giornale. La pubblicazione, sospesa alla fine dell'agosto, venne ripresa nell'autunno di quell'anno con la firma di E. Papa come direttore responsabile, mentre il figlio del B., Mario, abbandonata la redazione, entrò a far parte di una formazione di partigiani "collegata da una parte al Fronte militare clandestino e, dall'altra parte, al Comando del Corpo volontari della libertà" (Il Sole, 21 ott. 1965). Il B. sostituì il Papa, come direttore responsabile del giornale, il 25 apr. 1945 e lasciò nuovamente posto al figlio il 4 settembre successivo.
Il B. morì a Milano il 26 ott. 1945.
La tradizione familiare e la formula editoriale del Sole, sopravvissute alle vicende del 1943-45, vennero meno a partire dal febbraio 1954 quando Mario e il figlio Guido, direttore e caporedattore, abbandonarono il giornale. Il quotidiano stesso, che aveva rappresentato per un secolo una delle esperienze più rappresentative del giornalismo economico e che aveva accompagnato lo sviluppo del ceto imprenditoriale italiano, si fuse nel 1966 col quotidiano economico 24 ore,e assunse la testata Il Sole - 24 ore.
Bibl.: Le notizie biografiche sono ricavate dalle fonti giornalistiche, dalle principali pubblicazioni del B. citate nel testo dall'opuscolo Cinque generazioni di tipografi editori…, a cura di G. Cavallotti e M. Bersellini, Milano 1961, e dal numero speciale del giornale Il Sole (21 ott. 1965) dedicato alla celebrazione del centenario di vita del quotidiano.