DUQUESNE, Abraham
Ammiraglio, nato a Dieppe nel 1610 da una famiglia di marinai di religione protestante, morto a Parigi il 2 febbraio 1688. Appena venticinquenne ebbe il comando d'una galera contro gli Spagnoli, e si distinse per abilità e audacia, giungendo a incendiare, con un brulotto, l'ammiraglia spagnola nel 1638. Passò, col permesso del Mazarino, al servizio della Svezia; ma tornò poco dopo in Francia. Durante la guerra della Fronda restò fedele al Mazarino e, morto questi, ebbe da Luigi XIV il comando dell'armata navale del Mediterraneo, con la quale compì notevoli imprese, tra cui la spedizione di Messina, l'assedio di Augusta, la battaglia delle Lipari e di Palermo contro l'olandese Ruyter (1675). Ricompensato col titolo di marchese, non ebbe però la promozione che meritava, perché protestante. Si trovò poi alla spedizione di Algeri (1682) e poco dopo (1684) gli fu ordinato da Luigi XIV il bombardamento di Genova; egli compì quella crudele e non onorifica impresa da soldato obbediente, e con una severità certo dovuta alla presenza a bordo del segretario di stato della marina, il marchese di Seignelay, nipote del Colbert, a cui risale la responsabilità di quello spietato bombardamento. Il D. si ritirò quindi dal servizio attivo.
Suo figlio Henri, anch'egli marinaio, abbandonò la Francia e si rifugiò in Svizzera, rifiutando di prender servizio in Inghilterra o in Olanda, fedele alla promessa fatta al padre morente.
Bibl.: A. Jal, A. D. et la marine de son temps, voll. 2, Parigi 1872.