ABBONE di S. Germano
Monaco in Saint-Germain des Préz, nel suburbio di Parigi, visse nella seconda metà del sec. IX e nei primi decennî del X, sino al 923. Nel monastero scrisse il poema in esametri De bellis Parisiacae urbis, in tre libri, narrando l'invasione dei Normanni in Francia e l'assedio di Parigi dall'885 all'887: opera di singolare valore storico, soprattutto per i riferitnenti ai costumi militari del tempo, inseriti per celebrare la gloria del conte Odone, poi re, e di S. Germano, che avrebbe resa libera e vittoriosa la città. Abbone mostra la sua cultura nelle reminiscenze mitologiche e nella lingua tecnica e preziosa, fuor d'uso e grecizzante, che adopera nel libro terzo, aggiunto poi, quando già col secondo libro la narrazione è compiuta, per i clerici e i tyrunculi, con abbondanza di sentenze morali. I due primi libri sono dettati in un latino vivo e in parte popolare, come in stile semplice e piano sono scritti i Sermones, che ci rimangono, sulla Pasqua, l'Eucaristia e la penitenza.
Bibl.: De bellis Parisiacae urbis in Monum. Germ. Hist., II, p. 776 segg.; M. Bouillart, Histoire de l'abbaye royale de S. Germain des Préz, p. cx; M. Manitius, Geschichte der lateinischen Literatur des Mittelalters, I, Monaco 1911, p. 585 segg.