ĀBĀD
. In origine aggettivo persiano, che, applicato a nomi di regione o di città, significava "coltivato, abitato, fiorente"; poi, preso come sostantivo nel senso di "residenza di ..." "luogo fondato da ...", è entrato a formare, come secondo componente, un gran numero di nomi di città e villaggi non solo nei paesi di lingue iraniche, ma anche in quelle parti dell'India che furono soggette a dominazione musulmana. Il primo componente è allora, per lo più, il nome d'un sovrano o d'un grande personaggio o d'un santo musulmano, p. es. ‛Aẓīm-ābād, Gelāl-ābād, Ḥaidar-ābād, Ḥusein-ābād; ma può essere anche un nome comune, p. es. ‛Ashq-ābād (nelle nostre carte Askabad) "la sede dell'amore", Allāh-ābād "fondata da Dio", Farah-ābād "la sede della gioia", Khushk-ābād "terreno asciutto".