velenoso
velenóso (letter. ant. venenóso) agg. [dal lat. tardo venenosus, der. di venenum «veleno», rifatto su veleno]. – 1. Che agisce come veleno, che contiene o elabora o inietta sostanze tossiche: sostanza v.; un liquido v., una pozione v.; erano scappati da Madrid quattro francesi, ricercati come sospetti di spargere unguenti velenosi, pestiferi (Manzoni); animali, pesci, insetti v., quelli capaci di elaborare sostanze tossiche; la puntura delle vespe è v.; il morso della vipera è velenosissimo; piante v., quelle che possono causare avvelenamenti all’uomo e agli animali, come l’aconito, la cicuta, lo stramonio, ecc., e varie specie di funghi (funghi velenosi). Anche con il sign. di velenifero o velenigeno: ghiandole v., aculei v.; la coda v. dello scorpione. 2. fig. a. Che corrompe, che danneggia gravemente l’animo e la mente: scritti, insegnamenti v.; una dottrina velenosa. b. Pieno di astio, di rancore, di perfidia: una frase, una risposta v.; parole v., dettate da odio o livore e rivolte a offendere: la buona donna ..., sentendosi così mordere, fece vista di non s’avvedere delle velenose parole (Sacchetti); una satira v., con v. ironia; anche, lode v., complimento v., che sotto la forma apparentemente cortese nascondono veleno; ha una lingua v., è una donna v.; e riferito a uomo o donna, con lo stesso senso: sei un serpente v., una serpe velenosa. ◆ Dim. velenosétto, soprattutto in senso fig.: mi è parsa velenosetta la sua risposta. ◆ Avv. velenosaménte, in modo velenoso, con velenosità: una frase, una critica velenosamente denigratoria.