utensile
utènsile agg. [dal lat. utensĭlis der. di uti «usare»]. – Propriam., che serve a un uso pratico; soltanto nella locuz. macchine u., macchine operatrici che forniscono a un attrezzo, appositamente realizzato, l’energia necessaria per la lavorazione di metalli, legnami, pietre e altri materiali impiegati nella tecnica, soprattutto quando occorra produrre con tali materiali pezzi di forma prestabilita (la denominazione è per lo più riferita alle macchine che lavorano con distacco di materia: per es., asportazione di trucioli); queste macchine sostituiscono i più comuni utensìli manuali nelle lavorazioni che richiedono notevoli forze applicate, precisione o rapidità di esecuzione e sono, in generale, costituite da organi di fissaggio del pezzo e dell’utensìle, e da organi per stabilire moti relativi, con la velocità voluta, tra pezzo e utensìle. In partic., macchine u. a scintillio, che in seno a un elettrolito lavorano qualunque metallo duro per l’effetto erosivo di scariche elettriche; macchine u. a ultrasuoni, con impiego di matrici di metallo tenero che, fatte vibrare a velocità ultrasonica, interponendo fra matrice e oggetto da lavorare una sospensione di carburo di boro in acqua, permettono di tagliare, in ogni forma desiderata, leghe extradure, vetro, quarzo, ecc.