trovare
v. tr. [forse lat. pop. *tropare (der. del lat. tropus «tropo»), documentato nel lat. tardo contropare «esprimere con tropi»; cfr. fr. ant. trover (mod. trouver), provenz. trobar] (io tròvo, ant. truòvo, ecc.). – 1. Imbattersi in ciò che si cerca, o pervenire a ciò che si desidera, o anche soltanto poter avere, riuscire a sapere dov’è ciò che si cerca o si vuole, così da poterne disporre all’occorrenza (esprime cioè il risultato positivo del cercare): ho trovato la stoffa che volevo, il libro di cui avevo bisogno, il colore che mi piaceva; le idee le avrei, ma i soldi dove li trovo?; in tempo di guerra era difficile t. la carne, l’olio, le scarpe (anche, t. da comprare, da acquistare la carne, ecc.); t. la strada, l’uscio di casa; dove t. un bar aperto a quest’ora?; riuscire ad avere: non ho trovato più neanche un biglietto per il concerto; in treno non si trovava un posto libero (si può anche trovare per altri: ti ho trovato l’indirizzo che volevi; vedi di trovarmi i libri che mi occorrono). Con uso assol.: chi cerca, trova (prov.); cercate e troverete (frase evangelica: quaerite et invenietis, Matteo 7, 7; Luca 11, 9). Con valore potenziale: sono articoli che si trovano dappertutto, che sono in vendita dappertutto, ed è quindi facile trovarli quando occorrono. In partic., ritrovare cosa smarrita o che non si ricorda dove sia stata messa o lasciata: hai trovato gli occhiali?; non trovo più il mio portamonete; guarda se riesci a t. la mia penna. Di persone: t. un bravo meccanico, un buon sarto; ho trovato finalmente il maestro di violino che fa al caso mio; non riusciamo a t. una collaboratrice familiare; t. un acquirente, t. clienti, avventori, t. ammiratori, seguaci, ecc., riuscire ad averne. Con compl. speciali: t. lavoro (o da lavorare); t. un buon posto; gli ho trovato io un ottimo impiego; non ha ancora trovato casa; t. moglie, ecc. Con ellissi del compl. (nel qual caso lo scopo o l’uso a cui la cosa deve servire è espressa con da e l’infinito): t. da mangiare, da sedere, da dormire, ecc.; con accezione più partic.: vorrebbe disfarsi dei gioielli, ma non trova da venderli; trovi forse da obiettare?; trova sempre da ridire, o a ridire, su tutti (nelle ultime due frasi equivale all’uso analogo col verbo avere). Con intonazione enfatica (e senza che di necessità si presupponga il cercare o il desiderare): un’altra moglie come me non la trovi certo; una segretaria così dove la trovi?; non troverò mai più un amico così fedele; anche di animali e cose: un cavallo come questo non lo trovi se giri mezzo mondo; dove troverai più un frullatore che funzioni bene come questo?; con ironia, o con stizza: se non ti va bene, tròvati un altro lavoro!; se non è soddisfatto, si trovi chi lo contenta più di me. Con altri usi e sign.: a. Cercare di conoscere, di sapere chi è, o quale è, o dov’è: O, se tu sai, più astuto I cupi sentier trova Colà dove nel muto Aere il destin de’ popoli si cova (Parini), negli ambienti oscuri e ambigui della vita politica. In partic., di cose astratte, escogitare, inventare, ideare: t. una scusa, un pretesto; bisogna t. il modo di convincerlo; non sarà facile t. una via d’uscita; se non trovi niente di meglio (da dire, da fare, ecc.), sta’ almeno tranquillo!; riuscire a conoscere, a scoprire, a inventare, a stabilire, attraverso il calcolo, la riflessione, lo studio, l’analisi, le esperienze: ho trovato il sistema per vincere; t. la formula, la soluzione di un problema, la chiave del mistero; è una malattia per la quale non hanno ancora trovato il rimedio; data la base e l’altezza, t. l’area del rettangolo; t. il volume di un prisma, il costo totale di una merce, ecc.; con prop. oggettiva: pensando e ripensando, trovò che ...; applicando il teorema di Pascal, si trova che ... Con compl. di persona, scoprire, venire a conoscere attraverso indagini e ricerche: t. il ladro, il colpevole, l’assassino, con duplice significato: scoprire chi è l’autore del reato, o scovarlo dal suo nascondiglio. b. Con determinati compl. astratti, ottenere, riuscire ad avere: vorrei t. un po’ di pace; non trovava riposo in nessun luogo; Ove sia chi per prova intenda amore Spero trovar pietà, nonché perdono (Petrarca); t. comprensione, t. un po’ d’affetto in qualcuno; t. conforto nella preghiera. c. Ritrarre, ricavare: hai trovato beneficio nel cambiamento d’aria?; ho tentato anche questa cura senza però t. alcun giovamento. d. ant. e letter. Comporre poesie, poetare (in questo sign., dal provenz. trobar), soprattutto con uso assol. e con riferimento alla poesia trobadorica. 2. a. Vedere, scorgere, scoprire, incontrare (senza l’idea del cercare): nel pacco trovai un biglietto che diceva ...; trovata una sedia, vi si lasciò cader sopra; paese che vai, usanza che trovi (prov.); imbocca la prima strada che trovi a destra; ho letto attentamente il libro e non ci ho trovato nulla di immorale. In frasi tipiche: in quel documento, si trova scritto che ... (lo stesso che c’è scritto, sta scritto); che cosa trovi di strano in tutto questo?; ci trovi da ridire, forse?; non so che cosa trova di straordinario, in quella donna! Di cose di qualche valore, smarrite da altri: t. un portafoglio, t. una borsa con documenti, t. del denaro; in questa e in altre accezioni, spesso si specifica l’accidentalità del fatto: ho avuto la fortuna di t.; ho trovato per caso, per puro caso. Di persone: uomini così oggi non si trovano più; iron., sì, hai trovato l’ingenuo che ti crede!; chi trova un amico, trova un tesoro, prov. di origine biblica. Frequente nell’uso fam. la frase meglio perderlo (-a) che trovarlo (-a), per esprimere giudizio negativo su persona, più raram. su animale o cosa: collaboratori così, meglio perderli che trovarli! b. Imbattersi per caso in cosa o persona che si eviterebbe volentieri: t. un ostacolo, un inciampo (materiale o astratto); abbiamo trovato difficoltà d’ogni sorta; ho trovato sempre lui sul mio cammino, a tagliarmi la strada; possibile che debba sempre trovarmelo tra i piedi? Rafforzato con la particella pron. ti pleonastica, per esprimere la sorpresa (e senza più necessariamente l’idea di persona o cosa non gradita): salgo in casa, e chi ti trovo?; aprono, e ti trovano che non c’era più nessuno; Entro, e ti trovo un pieno di soldati (Giusti); sono partito con la neve e il gelo, e sceso dall’aereo ti trovo un sole e un caldo da piena estate. c. Andare, venire, tornare a t. uno, a fargli visita, nella sua abitazione o altrove: sono andato (o sono stato) a trovarlo in casa sua, in ufficio, in albergo, all’ospedale; vieni a trovarmi più spesso, te ne prego; tornerò a trovarti domani. 3. Con compl. predicativo, o con altre espressioni analoghe: a. Per indicare lo stato in cui una cosa o una persona è nel momento in cui qualcuno sopravviene (e che può essere o no causa di sorpresa): ho trovato la banca ancora aperta; t. la porta chiusa, la finestra spalancata, la cassaforte forzata; t. tutto in ordine o in disordine. Di persona, determinando il luogo, il modo, l’atteggiamento, o l’operazione a cui sta attendendo: lo trovai a tavola (o che cenava); l’ho trovato ancora a letto, o già alzato; l’ho trovato che stava suonando, dipingendo, scrivendo una lettera; lo trovai che non sapeva a che santo votarsi; l’ho trovato piangente, in singhiozzi, tranquillo, sereno, ecc.; in usi fig.: spesso l’alba lo trova ancora sveglio sui libri. Sempre di persona, cogliere, sorprendere: la morte non deve trovarci impreparati; lo trovai che rovistava nel mio cassetto; li trovarono con le mani nel sacco; t. in colpa, in fallo; essere trovato in errore. b. Per esprimere l’impressione che qualcuno o qualcosa produce, e quindi col sign. di riconoscere, riscontrare all’osservazione o all’esame: il dottore mi trova migliorato, peggiorato, guarito; ti trovo meglio oggi; come mi trovi stamani?; ti trovo un po’ ingrassato, assai dimagrito; l’ultima volta che lo vidi, lo trovai molto invecchiato; avendo un dì presso a Peretola una gru ammazzata, trovandola grassa e giovane, quella mandò a un suo buon cuoco ... dicendo che a cena l’arrostisse (Boccaccio); o sperimentare direttamente: me l’avevano descritto come un orso, io invece l’ho trovato gentilissimo; attribuire una qualità con giudizio soggettivo: la trovo bella, simpatica; venendo poi a esaminarla in particolare, notavan chi un difetto, chi un altro: e ci furon fin quelli che la trovarono brutta affatto (Manzoni); trovi buono questo vino?; ho assaggiato il formaggio e l’ho trovato eccellente; ho trovato il conto piuttosto caro; trovi divertente questa commedia?; trovo lo scherzo di pessimo gusto; seguito da prop. oggettiva: trovo che hai ragione; non trovi di esagerare?; anche, riconoscere in seguito a indagine, e quindi dichiarare con giudizio espresso: fu trovato innocente, colpevole. Con senso ampio, giudicare, reputare, stimare: trovo giusto ciò che dici; anche con prop. oggettiva: trovo che ha fatto benissimo; non trovi che avrebbe dovuto chiedermi scusa?; mi sta bene questa giacca, non trovi?, non ti pare, non sembra anche a te? 4. Nell’intr. pron. trovarsi: a. Con compl. di luogo, o anche con altre espressioni, essere (ma è più efficace di essere, con cui rare volte si può sostituire, e ha sfumature particolari): dove si trova ora tuo fratello?; in quel periodo, mi trovavo a Torino (o in campagna, sotto le armi, ecc.); ti troverai in casa dopo cena?; alle 8 mi trovavo già in ufficio; alle 10 in punto, trovatevi davanti a casa mia; tròvati pronto alle 7 precise; per indicare la casualità: si trovava davanti alla stazione, quando ...; mi trovavo proprio a passare di lì, quando mi sentii chiamare; o l’evento inaspettato: mi trovai a viso a viso con lui; si trovò di fronte a quell’ostacolo improvviso. b. fig. Essere in una determinata condizione o situazione (e s’intende per lo più che se ne abbia anche coscienza): mi trovo assai indietro col lavoro; trovarsi in debito, in credito, in difetto; non pensavo mai di trovarmi ridotto a questi estremi; trovarsi in pericolo, nei guai, nei pasticci; trovarsi in miseria, in cattive acque; trovarsi solo, abbandonato, senza un amico, senza un soldo in tasca; spesso, accorgersi di essere in una determinata condizione, acquistarne improvvisamente coscienza (per lo più spiacevole): mi trovai ingannato; alla fine, s’è trovato con un pugno di mosche in mano; gli anni passano, e ci si trova vecchi a un tratto. Con partic. costruzioni: mi trovo a dover avere ancora parecchi soldi da lui; si trova a non poter far fronte agli impegni assunti; queste cose, che non sono poche né piccole, io mi trovo aver fatte finora per amor tuo (Leopardi). Accenna insieme allo stato e al sentimento nelle espressioni trovarsi bene, trovarsi contento, con varie accezioni: trovarsi bene in un luogo, in una condizione, sentircisi a proprio agio; mi trovo benissimo qui; ti trovi bene nel nuovo ufficio? (analogam., in domande: come ti trovi nella nuova casa, nel nuovo incarico?, ecc.); trovarsi bene con qualcuno, per affinità di sentimenti, o per altri motivi: non ti trovi bene con noi?; trovarsi bene, o contento, di qualche cosa, esserne soddisfatto: prenda questo tipo di stoffa, se ne troverà bene!; segui il mio consiglio, vedrai che ti troverai contento. c. Con sign. generico e neutro, come sinon. di essere (in una determinata situazione o condizione), è comune sia nel linguaggio fam. sia anche in formule consuetudinarie dei contratti di compravendita, nelle locuz. come si trova, dove si trova, nello stato in cui si trova, e sim. d. Di luogo o di soggetto, essere, essere posto, essere situato: i paesi che si trovano nell’interno della regione; sai dove si trova questa piazza (o questo negozio)?; le finestre che si trovano sulla parete di fondo; la milza si trova sul lato sinistro; anche di cosa astratta: In sul paese ch’Adice e Po riga, Solea valore e cortesia trovarsi (Dante). e. Nel rifl. reciproco, trovarsi o trovarsi insieme, incontrarsi, vedersi, avere un colloquio prefissato: ci troveremo alle sette; ci troviamo spesso insieme al caffè; analogam.: mi troverò con lui dopo cena. In senso fig., trovarsi d’accordo, essere d’accordo: sono sicuro che ci troveremo d’accordo anche su questo punto; analogam.: non mi trovo d’accordo con te. ◆ Part. pass. trovato, anche come agg. e sost. (v. la voce); pop. tosc. e ant. anche tròvo (v. la voce).