traversa
travèrsa s. f. [lat. transversa, femm. dell’agg. transversus «traverso»]. – 1. Nelle costruzioni, elemento disposto in senso trasversale rispetto ad altri con funzione di sostegno o rinforzo, di ripartizione dei carichi, o anche di impedimento (per es., per sbarrare un passaggio, per chiudere un varco). In partic.: a. Nelle strade ferrate, sostegno trasversale delle rotaie, detto più comunem. traversina (v.). b. Nelle costruzioni navali, ciascuna delle travi che collegano i due vasi dell’invasatura destinata al varo di una nave. c. In varî sport, la sbarra posta orizzontalmente sopra i due montanti della porta: il pallone ha colpito la t., ed è rimbalzato. d. Nell’uso corrente, le t. del letto, le assi che, nel tipo di letto tradizionale, erano appoggiate alle sponde e reggevano il saccone elastico o direttamente il materasso; le t. delle sedie, dei tavoli, gli elementi che uniscono e rendono stabili le gambe; nelle sedie, anche le assicelle o stecche della spalliera; la t. della croce, il braccio trasversale. 2. Ellissi di via traversa, cioè strada secondaria che taglia trasversalmente un’altra strada di maggiore importanza: per andare alla stazione svolti alla prima t. a destra; le t. del viale; cominciarono a trovar compagni di viaggio e di sventura, che da traverse e viottole erano sboccati o sboccavano nella strada (Manzoni). 3. In araldica, sbarra diminuita e ridotta alla metà della larghezza normale; è una cotissa posta in sbarra e quindi è detta anche contracotissa; può essere moltiplicata ma non è soggetta a modificazioni. 4. Nella scacchiera, serie di 8 case contigue in senso orizzontale, detta anche riga. 5. a. Nelle costruzioni idrauliche, t. fluviale o semplicem. traversa, manufatto destinato allo sbarramento di un corso d’acqua, come elemento del complesso delle opere di derivazione delle acque: costruito generalmente in calcestruzzo, produce un modesto rialzamento del pelo libero, tale che l’acqua a monte non esca dall’alveo naturale (e in questo differisce nettamente dalla diga). b. Nelle opere fortificate, costruzione, formata generalmente di terra, elevata sui varî terrapieni per proteggerli dai tiri d’infilata o di rovescio, limitare l’effetto dello scoppio dei proiettili, contenere locali e ricoveri resistenti. 6. In alcuni strumenti topografici (livelli e clisimetri), lo stesso che alidada. 7. Telo o lenzuolo ripiegato nel senso della lunghezza e posto attraverso il letto di malati o di bambini, all’altezza del bacino, sopra o sotto il lenzuolo, per ragioni igieniche e di più facile pulizia. 8. ant. a. Colpo dato di traverso, traversone: Mandiritti, traverse con fendenti, … In dieci colpi n’uccise ben venti (Pulci). b. Traversia, contrarietà. c. Lo stesso che traverso o flauto traverso. 9. ven. Grembiule. ◆ Dim. traversina, traversino (solo nel sign. 9) m.; accr. traversóne m. (per le accezioni partic., v. le relative voci).