trashing
s. m. inv. Abuso, commesso ai danni di detentori di bancomat o carte di credito, che consiste nell’uso dei dati carpiti illegalmente da ricevute o estratti conto buttati via dai titolari. ◆ «Per appropriarsi del codice [Pin], i malviventi utilizzano microtelecamere nascoste», afferma il capo di gabinetto [della Questura di Como, Nunzio Trabace]. Nel settore delle carte di credito, sono già stati coniati neologismi. Uno è il trashing: c’è chi è specializzato nella caccia degli scontrini delle carte di credito gettati via dopo un acquisto. (M. Cast., Provincia, 16 marzo 2005, p. 22, Como Cintura) • Con cinque termini inglesi i carabinieri hanno elaborato i vari generi di truffe: lacking (su Internet), boxing (con il furto degli estratti conto), trashing (con l’uso degli scontrini gettati dagli utenti dei bancomat), fishing (l’«abbocco», con l’e mail trappola), e shoulder surfing (il falso cliente che finge di aiutare la vittima al bancomat convincendola a rivelargli il pin). (Rinaldo Frignani, Corriere della sera, 21 maggio 2005, p. 52, Cronaca) • «Il giovedì mattina, in media, si registra il picco di furti, con il 16,60 per cento dei casi di smarrimenti ed usi fraudolenti di bancomat e carte di credito» spiega Walter Bruschi, country manager di CPP Italia. […] E Bruschi snocciola una lista di paroloni inglesi: […] il trashing o ricerca nella spazzatura nei pressi di supermercati, ristoranti e bancomat, di scontrini e ricevute dei pagamenti effettuati con la «visa» per fare shopping selvaggio online; (Alba Piazza, Libero, 9 novembre 2006, p. 19, Italia).
Dall’ingl. trashing, a sua volta derivato dal v. tr. to trash (‘eliminare’).