trarre [lat. trahĕre] (io traggo, tu trai, egli trae, noi traiamo, voi traéte, essi tràggono; pres. cong. tragga, ... traiamo, traiate, tràggano; imperat. trai, traéte; fut. trarrò; ecc.; condiz. trarrèi, ecc.; pass. rem. trassi, traésti, ecc.; part. pass. tratto; le altre forme dal tema di traere, cioè: traévo, traéssi, traènte, traèndo). - ■ v. tr. 1. [muovere, spostare una persona o una cosa da un luogo a un altro, anche con la prep. in del secondo arg.: il ladro fu tratto in questura] ≈ condurre, (lett.) menare, portare. ↑ strascinare, tirare, trascinare. 2. (fig.) a. [portare qualcuno in uno stato o in una condizione diversi, con la prep. in del secondo arg.: t. una persona in salvo; t. in schiavitù] ≈ condurre, portare. ● Espressioni: non com., trarre a compimento [condurre qualcosa alla conclusione: t. a compimento un'opera] ≈ concludere, finire, portare a termine (o buon fine), terminare. ↔ avviare, incominciare, iniziare; trarre in inganno → □. b. [far sì che una persona faccia qualcosa, con la prep. a del secondo arg.: la disperazione lo ha tratto a questo] ≈ indurre, muovere, persuadere, portare, spingere. ↑ incitare. ↔ dissuadere, distogliere. 3. a. [togliere qualcuno o qualcosa da un certo posto, con la prep. a del secondo arg.: ti trarrò via di qui; t. la spada dal fodero] ≈ levare, (fam.) tirare fuori, togliere, [da un contenitore] cavare, [da un contenitore] estrarre, [da un luogo] portare via. ↔ introdurre, mettere. b. [fare uscire: t. un sospiro di soddisfazione] ≈ emettere, (fam.) tirare fuori. c. (fig.) [togliere da una data situazione, con la prep. da del secondo arg.: t. qualcuno da un pericolo, dall'imbarazzo] ≈ levare, liberare, sottrarre, (fam.) tirare fuori, togliere. ↔ cacciare, mettere. 4. [produrre una certa cosa mediante estrazione o derivazione da altro, con la prep. da del secondo arg., anche fig.: t. lo zucchero dalla barbabietola; la trama del film è tratta da un romanzo] ≈ cavare, derivare, estrarre, ottenere, prendere (p. diletto, vantaggio da una situazione), ricavare, [riferito a una conseguenza, una conclusione e sim.] dedurre, [riferito a una conseguenza, una conclusione e sim.] desumere. 5. [operare una detrazione: tratte le spese, il guadagno è minimo] ≈ (burocr.) dedurre, (burocr.) defalcare, detrarre, scomputare, sottrarre, togliere. ↔ aggiungere, sommare. 6. (giur., comm.) [mettere in circolazione un titolo di credito] ≈ emettere, firmare, [riferito a un assegno] spiccare. ■ trarsi v. rifl. 1. [spostarsi, muoversi verso una data posizione, seguito da avv. o locuz. avv. di luogo: t. in disparte, da parte, indietro] ≈ farsi, mettersi, portarsi, tirarsi. 2. (fig.) [tirarsi fuori da una certa situazione, con la prep. da: t. d'impaccio] ≈ cavarsi, levarsi, sottrarsi (a), togliersi. □ trarre in inganno 1. [indurre in errore: quella notizia mi ha tratto in inganno] ≈ fuorviare, ingannare, mettere fuori strada. 2. [spingere qualcuno in una frode, in un inganno: per trarmi in inganno si travestì] ≈ (pop.) fregare, gabbare, giocare, imbrogliare, (region.) impapocchiare, ingannare, (fam.) mettere nel sacco, (pop.) minchionare, raggirare.