trafittura
s. f. [der. di trafiggere, attraverso il part. pass. trafitto]. – Ferita o puntura profonda: il cadavere presentava due t., una al collo e una al costato; il sol di sopra e il fervor del battuto di sotto e le trafitture delle mosche e de’ tafani da lato sì per tutto l’avean concia (Boccaccio). Anche fig., dolore fisico o morale, breve, acuto, che si fa sentire improvvisamente, una volta sola o ripetutamente a intervalli: sentire delle t. al fianco, al fegato; le ingratitudini dei figli erano continue t. per il suo cuore di madre.