traduttorese
s. m. Il linguaggio, la terminologia specialistica usata dai traduttori. ◆ Riflesso del mondo verbale, [un dizionario, secondo la visione sanguinetiana] non è altro «che un convivere, spesso altamente conflittuale» di gerghi: «da un solenne chimichese al deplorato burocratese», al traduttorese, a quelli giovanili e ai malavitosi, più i dialettismi, gli esotismi e via gerghizzando. (Enzo Golino, Repubblica, 26 marzo 2004, p. 47, Cultura).
Derivato dal s. m. traduttore con l’aggiunta del suffisso -ese.
Già attestato nella Repubblica del 22 ottobre 1989, p. 30, Cultura (Alberto Arbasino).