tela1
téla1 s. f. [lat. tēla, dal tema di texĕre «tessere»]. – 1. Uno dei tre tipi fondamentali di armatura tessile, nel quale ciascun filo d’ordito passa alternativamente sopra e sotto le successive trame, dando luogo a un tessuto uniforme e compatto il cui rapporto d’armatura è dato semplicemente da un filo e da una trama; il tessuto stesso così ottenuto: t. di lino, di cotone, di canapa, di iuta, di seta, ecc. (e, quando non sia specificato il filato, s’intende soprattutto il tessuto di cotone); mezza t., tela mista di cotone e lino (v. mezzatela, che è la forma grafica più usuale); fare, tessere la t.; la t. di Penelope, in senso fig., lavoro, o situazione, o sim., che si prolunga troppo, o che non ha mai termine (con riferimento alla tela che veniva tessuta di giorno e disfatta di notte da Penelope, la moglie di Ulisse, la quale, così facendo, riusciva ogni volta a rimandare il matrimonio con uno dei Proci, suoi pretendenti); t. fitta o, al contr., t. chiara, rada; t. fine, sottile, grossa; t. grezza; t. bianca, colorata; una pezza, un metro di t.; lenzuolo, biancheria, canovaccio di t.; restare, o finire, in braghe di tela, modo prov. veneto (ma noto anche altrove), rimanere senza risorse, spec. dopo un rovescio di fortuna; libro rilegato in t., in mezza t.; t. per ricamo, per tende, per fodere; t. da vele (di canapa o lino per le grandi vele, per piccole vele anche di cotone, e di seta o di nailon per le vele di imbarcazioni da diporto); t. batista o semplicem. batista (v.); t. d’Olanda o semplicem. olanda (v.) o anche olandina; t. olona o semplicem. olona (v.); t. di Fiandra o semplicem. fiandra, tessuto di lino, per lo più damascato, usato in genere per tovaglie e asciugamani di pregio. Tipi speciali, come preparazione e utilizzazione, sono la t. cerata o incerata, resa impermeabile con uno strato di gomma e vernice, per tovaglie, indumenti, ecc. (v. cerato1, incerato); e la t. abrasiva, impiegata nella finitura e pulitura superficiale di materiali diversi (metalli, pietre, marmi, ecc.), costituita da un supporto di tela su cui è incollata della polvere abrasiva, simile alla carta smerigliata ma molto più resistente; se la polvere abrasiva è smeriglio si dice più propriam. t. smerigliata o t. smeriglio, che ha caratteristiche migliori e trova impiego soprattutto nella lavorazione dei metalli. 2. Pezzo di tela, o anche d’altro tessuto, il cui impiego particolare non è specificato da un compl. né da un agg., ma si deduce dal contesto: a. Dipinto a olio, o anche a tempera, eseguito su tela opportunamente preparata: di Palladio i muri e gli archi, O di Tizian le t. (Parini); una t. di Raffaello, di Rembrandt, del Caravaggio, ecc. b. Il sipario del teatro (più spesso detto telone), quasi esclusivam. nell’espressione cala la t. (talora, ellitticamente, tela!). c. In marina, al sing. con valore collettivo, le vele, la velatura: dar molta t. al vento. d. ant. Al plur. tele, strisce di tela che, nella caccia, venivano appese a delle cordicelle per indurre gli animali selvatici a dirigersi verso le reti o le poste dei cacciatori. 3. estens. a. T. metallica, rete metallica a maglie molto fitte (v. rete, n. 1 i). b. Carta tela o telata, che ha l’aspetto della tela (v. telato). c. Tela di ragno, la ragnatela. d. Mal della t., in patologia vegetale, denominazione pop. di una malattia riscontrabile su varie piante arboree, come peri, meli e viti, e anche orticole, spec. se coltivate in serra; il nome della malattia è dovuta al micelio di un fungo ifomicete (lat. scient. Botrytis cinerea) che ricopre le parti colpite, in partic. fiori e frutti, con una muffa grigia, formata dall’intreccio delle ife, che somiglia a una tela di ragno. e. In anatomia, sinon. di tessuto connettivo, nella locuz. tela subcutanea o sottocutanea (v. sottocutaneo). T. coroidee (o corioidee), pieghe della pia madre cerebrale situate in profondità a livello diencefalico (t. coroidea superiore o del III ventricolo) e tra cervelletto e bulbo (t. coroidea inferiore o del IV ventricolo). 4. fig., letter. a. Trama, o complesso di cose che vengono tramate: ordì Una t. di cabale e d’inganni (Giusti); tutta una t. di raggiri, d’imbrogli, d’iniquità. b. ant. Qualsiasi opera, o anche discorso o narrazione, in quanto si consideri nel suo svolgersi: tessere, ordire una t., ideare ed eseguire un’opera; Poi che, tacendo, si mostrò spedita L’anima santa di metter la trama In quella t. ch’io le porsi ordita ... (Dante), di rispondere alle mie domande; Poi con gran subbio e con mirabil fuso Vidi tela sottil ordir Crisippo (Petrarca), condurre un sottile, acuto ragionamento. Con sign. affine, sempre nell’uso ant., sarebbe gran t., sarebbe lunga t. (a dire, a riferire, a raccontare tutto), sarebbe troppo lungo. 5. Tela alle folaghe, nel linguaggio venatorio, caccia che si esegue in numerosa compagnia di cacciatori i quali circondano coi barchini gli stormi delle folaghe che si radunano nei chiari e in determinati punti delle valli da pesca, chiudendo via via il cerchio (stringere la t.) fino a farle levare. ◆ Dim. telétta e telettina; accr. telóna, e telóne m. (v.); pegg. telàccia.