tata
s. f. e m. [duplicazione della sillaba ta, consueta nel balbettio e nel richiamo dei bambini, già presente nel lat. tata (masch., «papà» e «balio»), nel gr. τάτα, τατᾶ e τέττα (con usi analoghi all’ital. tata e tato) e fin nel sanscr. tatah] (pl. m. -i). – Voce infantile, usata con sign. diversi nelle varie parti d’Italia: a. Al femm., per indicare la balia, la bambinaia, la governante, la sorella maggiore o, più genericam., la donna, diversa dalla madre, che si prende cura di un bambino. b. Al masch., region. e raro per indicare il padre (v. anche tato): aveva mandato a Napoli il figliuolo maggiore, con qualche soldo, ad assistere suo padre, il suo «tata», come là si dice (De Amicis).