vangelovangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος [...] V., o sui santi V., mettendo cioè la mano sul libro dei vangeli. c. Brano del vangelo di cui viene data lettura durante la messa: inizio del santo V. secondo Matteo, secondoGiovanni, ecc., formula con cui il sacerdote dà inizio alla lettura; leggere ...
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secondo2
secóndo2 prep. [lat. secŭndum, dall’agg. secundus «secondo1»]. – 1. a. In modo conforme a, nel modo richiesto o voluto da: regolarsi s. coscienza; agire s. la legge; vivere s. natura; decidere [...] stando a quanto viene affermato o è stato scritto da qualcuno: il Vangelo s. Giovanni, s. Matteo, ecc.; s. Galileo, s. Kant, s. ?» «S. come mi sentirò». Anche ellitticamente: «Accetti?» «Secondo ...». 2. In funzione di cong. subordinante, unita a che ...
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verbo
vèrbo s. m. [dal lat. verbum «parola», e nei grammatici «verbo»]. – 1. a. Parola. Con questo sign., è com. ormai soltanto in alcune espressioni (per es., ripetere a verbo a verbo, parola per parola), [...] gr. λόγος e il lat. verbum assumono nello stesso Vangelo di Giovanni, 1, 14 (il Verbo si è fatto carne e abitò fra di noi); il V., o V. divino, o V. di Dio, o V. incarnato, è il Figlio di Dio, seconda persona della Ss. Trinità: l’umana specie inferma ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non [...] e scopo della filosofia e della scienza; l’amore per la v.; Io sono la via, la v. e la vita, parole di Gesù Cristo, secondo il Vangelo di Giovanni, 14, 6 (Ego sum via, et veritas, et vita); la v. innanzi tutto!, la v. si fa strada da sé, la v. viene ...
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cartagloria
cartaglòria s. f. [comp. di carta e gloria2] (pl. carteglòria). – Tabella che, dal sec. 16°, si usava porre nel mezzo dell’altare delle chiese cattoliche, con alcune orazioni della messa [...] anche altri testi, tra cui il Gloria e il Credo; una sul lato dell’Epistola, contenente il salmo Lavabo; e una sul lato del Vangelo, con l’inizio del VangelosecondoGiovanni. L’uso delle cartegloria è stato abolito con la riforma liturgica del 1965. ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] ordine e stato (Bembo); in p. era il Verbo, espressione (lat. in principio erat Verbum) con cui ha inizio il VangelosecondoGiovanni; con sign. estens., in un primo tempo, sulle prime: da p. sembrava una malattia grave, poi i medici dissero che ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] o diurna o del giorno, la luce naturale per antonomasia, e che secondo le ore d’illuminazione può dirsi l. dell’alba, l. crepuscolare, l le tenebre che la l., traduz. delle parole del Vangelo di Giovanni, 3, 19 (nella Vulgata: «et dilexerunt homines ...
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sudario
sudàrio s. m. [dal lat. sudarium, der. di sudare «sudare»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, fazzoletto di lino finissimo usato per detergere il sudore, o anche fascia di lino con cui si avvolgevano [...] funebre del defunto, insieme con la sindone e le bende che avvolgevano mani e piedi; in un sudario sarebbe stata avvolta, secondo il Vangelo di Giovanni (20, 6-7), anche la testa di Cristo nel sepolcro: È risorto: il capo santo Più non posa nel s ...
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lògos s. m. [traslitt. del gr. λόγος, che è dal tema di λέγω «dire», con vocalismo o]. – Nel pensiero greco, il termine indica la «parola» come si articola nel discorso, quindi anche il «pensiero» che [...] espressa da Dio, con funzione mediatrice fra il creatore e il molteplice. Nella letteratura cristiana antica il lògos è, secondo il Vangelo di Giovanni, il verbo di Dio (lat. verbum Dei) che si è fatto carne, il Cristo (v. verbo). Nel pensiero ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] p. attuale qualsiasi peccato commesso dall’uomo nella vita terrena); a seconda della gravità, si distingue tra p. veniale (v. veniale) e chi è senza p. scagli la prima pietra, frase del Vangelo (Giovanni 8, 7: qui sine peccato est vestrum, primus in ...
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VITEZ, Antoine
Biancamaria Mazzoleni
Regista e direttore di teatro francese, nato a Parigi il 20 dicembre 1930, morto ivi il 30 aprile 1990. Diplomato in lingue orientali, ottimo traduttore, a partire dal 1949 studiò recitazione con T. Balachova;...
QUASIMODO, Salvatore. – Nacque a Modica il 20 agosto 1901, secondogenito di Gaetano Quasimòdo, capostazione, e di Clotilde Ragusa. Ebbe tre fratelli: Enzo, Ettore e Rosina.
L’accentazione del cognome fu mutata in sdrucciola dallo stesso Quasìmodo...