tradizione
tradizióne s. f. [dal lat. traditio -onis, propr. «consegna, trasmissione», der. di tradĕre «consegnare»; nel lat. tardo anche «tradimento», dapprima con riferimento alla consegna dei libri [...] Scrittura. b. Trasmissione nel tempo, di generazione in generazione, di consuetudini, usie costumi, modelli e norme; anche le consuetudini, gli usie i costumi, ecc. così trasmessi e costituitisi: era t. dei Greci eroicizzare i morti in battaglia ...
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uso2
uṡo2 s. m. [lat. usus -us, der. di uti «usare», part. pass. usus]. – 1. a. Il fatto di usare, di servirsi di una cosa (raram. di una persona) in modi e per scopi particolari: l’u. moderato del vino [...] l’u. del tempo, il primogenito ereditò tutti i beni immobili. c. In diritto, sinon. di consuetudine, termine a cui è peraltro unito nella locuz. consuetudinieusi locali, con cui sono indicate quelle norme che, in determinate zone geografiche, sono ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] andarsene via più; riferito a cose, e soprattutto a idee, consuetudini, attecchire profondamente, diffondersi prendendo vigore). un meccanismo, imprimere l’inizio d’un movimento (anche con usi fig.); mettersi in moto, cominciare a muoversi (con sign. ...
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protocollare1
protocollare1 agg. [der. di protocollo]. – 1. a. Del protocollo, che riguarda il protocollo: numero p.; formule p., atti p., con riferimento a documenti diplomatici; norme, usi, consuetudini [...] al cerimoniale diplomatico. b. Per estens., che rientra nelle consuetudini o nella regola, soprattutto da un punto di vista formale: ho fatto un inchino p., e ci siamo seduti (Panzini); prese il cappello e il bastone e uscì per fare la sua p ...
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visitare
viṡitare v. tr. [dal lat. visitare, frequent. di visĕre «visitare, andare a vedere», che è der. di videre «vedere», part. pass. visus] (io vìṡito, ecc.). – 1. a. Andare a trovare a casa, o in [...] bagaglio. Con sign. affine (controllare la qualità della merce contrattata prendendone visione diretta) ricorre anche in alcune formule tradizionali degli usieconsuetudini: merce visitata e accettata, visitata e gradita, pesata e visitata, e sim. ...
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sacco
s. m. [lat. saccus, dal gr. σάκκος, di origine semitica (ebr. sáq)] (pl. -chi; ant. o pop. tosc. le sacca). – Termine che, nell’antichità, indicò genericam. un tessuto grossolano, solitamente di [...] un s. di stracci, con riferimento a persona molto mal vestita; un s. d’ossa, per indicare persona molto magra (negli usieconsuetudini relativi alla compravendita del bestiame, in varie regioni, vendere come, o per, un sacco d’ossa, a sacco d’ossa ...
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feudale
agg. [dal lat. mediev. feudalis]. – Di feudo, che concerne il feudo e l’organizzazione della società che dal feudo fu caratterizzata: signore f.; governo, ordinamento, dominio, giurisdizione [...] f.; la gerarchia f.; età f.; usi, consuetudini f.; diritto f.; fig.: Ritto all’ombra feudal d’un baldacchino (Belli). In usi fig. di tono polemico o spreg., autoritario, dispotico, basato su concezioni e su privilegi non più accettabili: metodi f.; ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] e presenta due aperture allungate a forma di f, è chiamata anche piano armonico). Sign. eusi partic e criterio funzionale e con un determinato fine: t. testamentarie; t. di fondazione di un istituto; t. amalfitana, raccolta delle consuetudini ...
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parrocchiale
agg. [dal lat. tardo, eccles., parochialis]. – Della parrocchia o del parroco: chiesa p. (detta anche, talora, la p. come s. f.); casa p., la casa d’abitazione del parroco; scuole p.; sala, [...] essenziali della vita di un parrocchiano (per es., battesimo, matrimonio), nonché gli usie le consuetudini della parrocchia, gli annunci della settimana, le omelie, e sim.; vicario p., cooperatore del parroco al quale viene affiancato, se necessario ...
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piazza
s. f. [lat. platĕa «via larga, piazza» (dal gr. πλατεῖα, propriam. femm. di πλατύς «largo»); cfr. platea, che risale a una variante lat. platēa con e lunga]. – 1. a. Area libera, più o meno spaziosa, [...] dove e’ si ragunano (B. Davanzati). b. Nell’uso moderno, e nel linguaggio tradizionale delle consuetudini locali, è il , le p. dell’Umbria, del Ferrarese, ecc.; seguire gli usi di piazza o della p.; merce acquistata, contrattata, consegnata su ...
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. Il lat. cohors, chors, o cors (connesso etimologicamente con hortus e col ted. Garten) indica anzitutto il cortile, il terreno adiacente alla villa; da questo significato si è svolto quello di gruppo d'animali o di uomini e successivamente...
Generalità. - La regione che comunemente è chiamata Balcanica, limitata a occidente dal Mare Adriatico e dall'Ionio, a Oriente dal Mar Nero, dal Bosforo, dal Mar di Marmara, dai Dardanelli e dall'Egeo, si attacca alla massa continentale europea...