trascendente
trascendènte agg. [dal lat. transcendens -entis, part. pres. di transcendĕre «trascendere»]. – 1. In filosofia (in contrapp. a immanente), detto di termine che specifica il carattere di [...] che la coscienza ha di sé stessa. 2. In matematica, di qualsiasi ente che non sia algebrico: metodi t.; numero t., ogni numero reale che non sia soluzione di nessuna equazione algebrica a coefficienti interi; funzione t., ogni funzione che non sia ...
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meno
méno avv. e agg. [lat. mĭnus, neutro (con valore avverbiale) di minor, compar. di parvus «piccolo»]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. poco; significa quindi più poco, in minor quantità, [...] più bicchiere m. non può farci né bene né male. Lo stesso segno si usa in algebra per indicare un numero negativo: -5 («meno cinque»); analogam., l’opposto di un numero relativo n si rappresenta con il simbolo (-n) (leggi: «meno enne»). Dall’uso ...
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irrazionale
agg. [dal lat. irrationalis, comp. di in-2 e rationalis «razionale»]. – 1. a. Nel linguaggio com., non dotato di ragione: gli esseri, le creature i.; non conforme a ragione, che non procede [...] ), che spesso esprime il rapporto fra due grandezze incommensurabili. In partic., dal punto di vista aritmetico: numero i. algebrico, che è radice di equazioni algebriche a coefficienti interi (per es. Σ che è radice dell’equazione x2 − 2 = 0 ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] , a mezz’altezza, per indicare un prodotto, spec. nel calcolo algebrico (per es.: a2· b), e per indicare la derivata di stampanti e schermi di monitor di calcolatori elettronici, pari al numero di punti che il dispositivo è in grado di produrre ben ...
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procedimento
procediménto s. m. [der. di procedere]. – 1. ant. o poco com. Il fatto e il modo di procedere, cioè di svolgersi, di progredire: il p. delle indagini, o nelle indagini; spiegare, illustrare [...] soluzione di un determinato problema: risolvere un quesito con p. algebrico, geometrico; il p. è giusto ma il risultato è sbagliato il quale, dato un qualsiasi enunciato, si può decidere in un numero finito di passi se esso è dimostrabile o no in una ...
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predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον [...] a uno o anche a più soggetti (per es., «4 è un numero positivo», «le rette a e b sono perpendicolari», «i tre punti A , si ottiene una proposizione. Calcolo dei p., il calcolo algebrico logico in cui si studiano le espressioni (formule) che si ...
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irregolarita
irregolarità s. f. [der. di irregolare; cfr. lat. tardo irregularĭtas -atis «indisciplina nella condotta»]. – 1. a. Condizione di ciò che è irregolare, nei diversi sign. dell’aggettivo: [...] casi particolari un sign. preciso: per es., nella geometria algebrica, i. di una superficie, numero intero, non negativo, individuato mediante la considerazione di certe curve algebriche giacenti sopra la superficie e appartenenti al medesimo sistema ...
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algebrico
algèbrico [agg. (pl.m. -ci) Der. di algebra] [ALG] Qualifica di ente matematico la cui definizione è connessa con polinomi a coefficienti in un campo numerico (polinomi a.). ◆ [ANM] Curva piana a.: il luogo dei punti di un piano...