modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e [...] avrai m. di scrivergli, salutalo da parte mia. 5. Modo di dire, locuzione linguistica particolare, parola o frase tipica di una persona o di un idioma, , categoria fondamentale della flessione verbale nelle lingue indoeuropee, che originariamente ...
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frase
fraṡe s. f. [dal lat. phrasis, gr. ϕράσις, der. di ϕράζω «dire»]. – 1. Espressione linguistica significativa: f. enunciativa, esclamativa, interrogativa, imperativa; f. compiuta, incompiuta. In [...] una frase né il periodo «penso, dunque sono», né la locuzione «menare il can per l’aia»); altri la definiscono un Parte del discorso musicale equivalente alla proposizione del discorso verbale e spesso sezionabile in due o anche tre «semifrasi ...
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interiettivo
agg. [tratto da interiezione; per la forma, cfr. lat. tardo interiectivus «intercalato»]. – Che ha valore o funzione d’interiezione: locuzione, frase i. (come, per es., corpo di Bacco!; [...] !). Meno com., ricco di interiezioni: la prosa i. del Pascoli; la poesia i. dei crepuscolari. ◆ Avv. interiettivaménte, in tono o con funzione di interiezione: forma verbale, locuzione usata interiettivamente; pronunciare interiettivamente una frase. ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] l’aggettivo e, talvolta, le forme nominali del verbo (nome verbale). In senso ristretto, e nell’uso com., il sostantivo, prima erano presenti i n. più prestigiosi del cinema internazionale. 3. Locuzioni: a. A nome di, da parte di (in sostituzione di, ...
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lemma1
lèmma1 s. m. [dal lat. lemma «premessa, assunto», gr. λῆμμα, dal tema di λαμβάνω «prendere» (cfr. perf. λέλημμαι)] (pl. -i). – 1. Nella filosofia e nelle scienze, proposizione preliminare che [...] notabile, più spesso al plur., notabilia). b. La voce o la locuzione di cui tratta ogni singolo articolo di un dizionario, di un’enciclopedia e si sogliono chiamare lemmi le forme del paradigma verbale o nominale con cui i singoli lessemi vengono ...
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oggetto
oggètto s. m. [dal lat. mediev. obiectum, neutro sostantivato di obiectus, part. pass. di obicĕre «porre innanzi»; propr. «ciò che è posto innanzi (al pensiero o alla vista)»]. – 1. In filosofia, [...] compilatore (v.). 6. In grammatica, s’intende per oggetto dell’azione verbale la persona o la cosa, concreta o astratta, su cui si esercita . 8. Con funzione appositiva, donna oggetto, locuzione con cui si è inteso qualificare polemicamente, spec ...
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acting-out
‹ä′ktiṅ àut› locuz. ingl. [propr. «il rappresentare fuori», comp. di acting, der. di (to) act «agire, rappresentare» e out «fuori»], usata in ital. come s. m. – Nella terapia psicanalitica, [...] locuzione con cui si designa il rivivere, da parte del soggetto, atteggiamenti, emozioni e conflitti inconsci riattivati nel transfert, analitica, in cui l’espressione avviene in forma prevalentemente verbale. Anche, con sign. estens. e non più ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] altri calcoli, tra il 260° o 267° e il 294° giorno). Locuzioni: mettere o porre t. a qualche cosa, fare in modo che cessi; cui è diretta l’azione espressa dal verbo (o da una locuz. verbale); in ital. è di norma formato da un sostantivo o pronome ...
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tic
s. m. – 1. Voce di formazione onomatopeica, imitativa di un rumore non forte, ma rapido e secco: il tic di una goccia che cade; spesso in unione con altra voce simile: il tic tac dell’orologio (v. [...] De La Tourette (dal nome del neurologo fr. G. Gilles De La Tourette, 1857-1904, che la descrisse). b. fig. Gesto, atto, locuzione o frase (specificando: tic gestuale, comportamentale, verbale) che si ripete quasi inavvertitamente a certi intervalli. ...
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Un indicatore fondamentale dello stato di aggregazione delle regioni italiane è costituito dal grado di integrazione linguistica, ovvero dal ‘coefficiente di penetrazione’ dell’italiano nel tessuto linguistico di regioni storicamente dialettali,...
Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e buono, di male in peggio, fin tanto che,...