s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] serpeggiante (v. esse): sifone a S; gambe a S, a doppia S, di mobili d’antiquariato, ecc. Il valore fondamentale della lettera la s tra vocali nel corpo della parola o anche soltanto nella frase è pronunciata per lo più come sorda lene: la s, per ...
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doppiodóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; [...] le locuz. a due, a tre, a cento, a mille doppî, per lo più in frasi iperb., molte volte di più: avevo ragione io, a mille doppî; quello che, nel terzo luogo, m’accresce la meraviglia a cento doppi è che voi non v’accorgiate che ... (Galilei). c. Con ...
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bifronte
bifrónte agg. [dal lat. bifrons -ontis, comp. di bi- «due» e frons «fronte»], letter. – 1. Che ha due fronti, due facce: un’erma b.; di solito come appellativo di Giano, antica divinità romana [...] che parla in un modo e agisce in un altro, quindi doppia, ambigua, sleale. 2. Versi b., versi, di cui frase si ha il b. a frase: animale = è la mina; attorniare = era in rotta; se da una frase si ottiene la stessa o un’altra frase si ha la frase ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] σύνεσιν o κατὰ σύνϑεσιν, è anche indicato con l’espressione sinesi del numero). Doppio senso, duplice interpretazione a cui una parola o una frase si presta, e la frase stessa che si presta a questa duplice interpretazione (spec. quando uno dei due ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] obbligatoria la maiuscola iniziale per la parola che apre la frase successiva; p. e virgola (;), che indica una pausa del si rimanda alle singole voci): p. angoloso, p. cuspidale, p. doppio (v. doppio, nel sign. 3 e), p. di flesso (v. flesso2), p ...
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negazione
negazióne s. f. [dal lat. negatio -onis]. – 1. a. L’atto del negare, e l’espressione con cui si nega (il contrario di affermazione): una n. recisa, timida, ostinata; la n. di una verità, di [...] grammatica scolastica si parla anche di doppia n., per indicare la presenza, in una stessa frase, di due espressioni di senso senso. La n. di Dio eretta a sistema di governo, frase con cui lo statista ingl. W. E. Gladstone definì polemicamente ...
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ibis redibis non morieris in bello
〈... mori̯èris ...〉. – Frase latina, riferita dal Chronicon del monaco cistercense Alberico delle Tre Fontane (sec. 13°) a un antico oracolo: in quanto priva di punteggiatura [...] la posizione della pausa nel modo di leggerla), si presta a una doppia interpretazione in quanto facendo pausa prima o dopo il non, il significato della frase viene ad essere rispettivamente «andrai, ritornerai, non morirai in guerra», oppure «andrai ...
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interrogativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo interrogativus]. – 1. agg. a. Che esprime interrogazione, che ha per fine d’interrogare: frase i.; tono i.; guardare con aria i.; rivolgere un’occhiata interrogativa. [...] sei stanco?; gli chiesi se fosse stanco), e disgiuntiva o doppia, quando si pone un’alternativa (per es. accetti o rifiuti?; italiano come in altre lingue, viene posto in fine a una frase (in spagnolo anche al principio, in posizione capovolta), per ...
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vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] . (v. doppio, n. 2 d); mutare o cambiare vita, per lo più nel sign. di ravvedersi: se non cambi v., vai a finire male; com. la frase prov. anno nuovo vita nuova!; in partic., fare la v., esercitare la prostituzione; ragazza, donna di vita, prostituta ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] dopo consonante, es. fargli, non gli fare, e in principio di frase fonetica); nella scrittura dei primi secoli, la grafia lgl, che s’alternava ġl è nettissima, non esistendo parole che ammettano doppia pronuncia; ma l’ortografia italiana non dà modo ...
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Arte, attività di comporre e risolvere enigmi, sciarade, anagrammi, rebus e altri giochi enigmistici. Anche se il concetto di enigma (sorta di quesito simile a un indovinello ma di significato più ampio ed elevato, spesso a carattere lirico)...
Il rebus è un gioco enigmistico (➔ enigmistica) che propone un insieme di lettere e figure in una successione ordinata oppure nel contesto di un’illustrazione. Se sono correttamente combinate e interpretate secondo le regole di genere del gioco,...