pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. [...] di filtri all’estremità inferiore, e nel quale l’acquadella falda viene innalzata con apposita pompa fino al punto di della nave quando procedeva con le sole vele. Bastimenti a pozzo, quelli che presentano un’apertura sulla coperta, fra il castello ...
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coda
códa s. f. [lat. volg. cōda, class. cauda]. – 1. a. Parte assottigliata del corpo dei vertebrati opposta al capo, costituita da un asse scheletrico (regione caudale della colonna vertebrale), da [...] animali (la c. dei pesci e delle larve degli anfibî serve alla locomozione nell’acqua; la c. degli uccelli serve di castello, struttura metallica su cui vengono applicate le guance dell’impugnatura della pistola (nella coda del castellodelle ...
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mare
s. m. [lat. mare]. – 1. La parte della superficie terrestre coperta d’acqua (ad eccezione delle acque continentali: laghi, fiumi, ecc.), e quindi, in generale, il complesso delle acque salate che [...] d’acqua che costituisce il mare ha una superficie complessiva corrispondente a circa i sette decimi dell’intera a toponimi di località costiere: Francavilla al M.; Castellammare (= castello a mare). b. Con riferimento alla navigazione: mettersi in m ...
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sotto
sótto prep. e avv. [lat. sŭbtus, avv., der. di sŭb «sotto»]. – È l’opposto di sopra e, come questo, ha soprattutto valore locale, indicando che un oggetto è, rispetto a un altro, in luogo più basso, [...] l’elisione davanti a vocale, spec. in alcune espressioni (come sott’acqua, ecc.). 1. prep. a. Di cose che sono a contatto, ampia valle s. il castello; abbiamo il lago proprio s. casa nostra; faceva la serenata s. le finestre della sua bella; in altri ...
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letto2
lètto2 s. m. [lat. lectus]. – 1. a. Mobile destinato al riposo e al sonno delle persone, formato in modo che vi si possa giacere comodamente distesi: il fusto (o intelaiatura, meno com. lettiera), [...] dove sta la testa, e rispettivam. dove stanno i piedi della persona coricata (e similmente da capo, da piedi del l.); v. divano); letti a castello (v. castello, n. 4 e); .), il solco nel quale scorre l’acqua: l. di erosione, costituito dalla roccia ...
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radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] monte Gargano (Caro); meno com., le r. di una torre, di un castello, ecc., le fondamenta. b. In anatomia (e a volte anche nell’ per Empedocle sono radici i quattro elementi fondamentali della realtà (terra, acqua, aria, fuoco). Più genericam., nell’ ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] , immaginare cose irrealizzabili, o in genere fantasticare, fare castelli in aria. Analogam.: chiudere gli o., in senso proprio di occhiello o occhietto. m. O. sorgivo, ognuna delle polle d’acqua affioranti in una sorgente a fontanile. n. Occhio di ...
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quadro2
quadro2 s. m. [lat. quadrum «figura quadrata», neutro sostantivato dell’agg. quadrus (v. la voce prec.); il sign. 6 a è modellato sul fr. cadre, mentre il 6 b ricalca in alcune locuzioni il russo [...] formati da solidi tondoni di legno o da profilati di ferro. c. In mitilicoltura, castello di pali (fusoli) infissi sul fondo marino e sporgenti sopra il livello dell’acqua, fra cui si tendono corde (libani e pergolari) che servono all’allevamento dei ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] di grandi dimensioni, portone); la p. dell’appartamento, del negozio; la p. della stalla, della cantina; la p. di strada, quella , di un castello; p. falsa (o falsa p.), porta segreta; p. stagna, apertura munita di chiusura a tenuta di acqua o d’aria ...
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fossa1
fòssa1 s. f. [lat. fŏssa, der. di fodĕre «scavare»]. – 1. a. Scavatura del terreno, fatta lungo o attraverso i campi per lo scolo delle acque; con questo sign. è oggi più com. fosso. Anticam., [...] fossato che circonda un castello e sim.: dentro a l’alte fosse Che vallan quella terra della calce, vasca, di solito scavata nel terreno ma talora anche in muratura, entro la quale si lascia stagionare la calce viva per ottenere, con eccesso di acqua ...
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Incisore e architetto (Mogliano, Mestre, 1720 - Roma 1778). Si formò a Venezia con lo zio M. Lucchesi, ingegnere idraulico, e poi con l'architetto palladiano G. A. Scalfarotto; seguì inoltre l'insegnamento della prospettiva nella bottega dell'incisore...