calligrafocallìgrafo s. m. (f. -a) [dal gr. καλλιγράϕος]. – 1. Chi scrive con bella grafia e ne esercita l’arte; insegnante, esperto di calligrafia; perito c., chi è chiamato a giudicare sull’autenticità [...] o meno di una scrittura. 2. Scrittore o artista che badi prevalentemente alla forma ...
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minuziosita
minuziosità s. f. [der. di minuzioso]. – Qualità di persona minuziosa; attenzione scrupolosa o pedantesca rivolta ai particolari anche minimi: ricerche condotte con sottile m.; disegno eseguito [...] con la m. di un calligrafo. Anche la qualità, o il difetto, di cosa fatta con minuta cura o riferita con troppi particolari: la m. di un’indagine, di una descrizione. ...
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ruano
rüano s. m. – Carattere tipografico copiato dai modelli calligrafici eseguiti da Ferdinando Ruano (sec. 16°), calligrafo presso la Biblioteca Vaticana: il minuscolo è di tipo cancelleresco, il [...] maiuscolo di tipo romano ...
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damasiano
damaṡiano agg. – Del papa Dàmaso I († 384). Iscrizioni d.: epigrafi composte in esametri latini da papa Damaso in onore dei primi martiri cristiani; incise dal calligrafo Furio Dionisio Filocalo [...] (4° sec. d. C.) in lettere capitali di singolare eleganza (lettere d.), provengono la maggior parte dalle catacombe romane ...
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calligrafare
v. tr. [der. di calligrafia] (io callìgrafo, ecc.), non com. – Mettere in calligrafia, in bella scrittura: in essi [enormi registri] ... erano minutamente calligrafati tutti i conti di Casa [...] Salina (Tomasi di Lampedusa). In partic., spec. in passato, scrivere o trascrivere in bella scrittura, regolata e armonica, secondo determinati modelli o secondo i canoni formali della scrittura ...
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calligrafiacalligrafìa s. f. [dal gr. καλλιγραϕία, comp. di καλλι- «calli-» e -γραϕία «-grafia»]. – 1. a. L’arte, affine al disegno, che insegna a tracciare la scrittura in forma elegante e regolare: [...] di c.; studiare calligrafia. b. Per estens., modo di scrivere in genere, scrittura, grafia: avere una bella, una brutta c.; ha una c. illeggibile. 2. Nella critica letteraria e artistica, la parola è usata anche col senso di calligrafismo; cfr. i der ...
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-grafo
[dal gr. -γράϕος con sign. attivo, -γραϕος con sign. passivo]. – Secondo elemento, atono, di parole composte derivate dal greco o formate modernamente, usato: 1. Con valore attivo, per indicare: [...] in -grafia (come per es. storiografo, geografo, paleografo, ecc.), oppure chi scrive, o disegna, o incide (calligrafo, dattilografo, litografo, ecc.). b. Strumento o apparecchio che segna, che registra (sismografo, telegrafo, fonografo); a questo ...
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sinibaldi
agg. e s. m. – Carattere s. (o assol. sinibaldi s. m.), carattere tipografico, così denominato perché ricavato dalla scrittura di un codice del calligrafo Antonio Sinibaldi (seconda metà del [...] sec. 15°), e detto anche umanistico: è carattere di tratto grave, con le code e le aste molto prolungate, particolarm. eleganti nei corpi grandi ...
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Pittore, calligrafo, intagliatore, laccatore, ceramista e poeta giapponese (n. 1558 - m. Takagamine, Kyoto, 1637), considerato il maggior calligrafo del tempo e il fondatore di una nuova scuola; le maschere Nō da lui intagliate sono fra le più...
Editore, calligrafo e miniatore parigino (attivo tra il 1485 e i 1512); per la sua produzione (traduzioni francesi di classici, romanzi, messali per la diocesi parigina, libri d'ore) si valse anche dell'opera di altri tipografi, come Pierre...