aortaaòrta s. f. [dal gr. ἀορτή, der. di ἀείρω «sollevare»]. – Il più grosso vaso sanguifero arterioso dell’organismo, da cui hanno origine altri rami arteriosi collaterali e terminali. Nell’uomo l’aorta [...] sinistro del cuore, si dirige in alto e dopo pochi centimetri si ripiega descrivendo un arco (arcodell’a.), scende lungo il dorso e termina all’altezza della 4a vertebra lombare, dove si biforca dando origine alle due arterie iliache comuni (destra ...
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arco
s. m. [lat. arcus -us] (pl. archi; ant. anche le àrcora). – 1. Arma usata fin dai tempi antichissimi per caccia e guerra, formata di un lungo e sottile elemento di materia flessibile e di una corda, [...] . Tuttora in uso come arma presso i popoli primitivi, l’arco si conserva presso i popoli evoluti come attrezzo sportivo, per le la parte iniziale dell’aorta; in medicina, a. corneale o senile, opacità grigiastra della periferia della cornea, a forma ...
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aortalgia
aortalgìa s. f. [comp. di aorta e -algia (v. algia)]. – In medicina, sensazione dolorosa localizzata nella regione retrosternale, con frequenti irradiazioni alle spalle, al collo e al braccio [...] sinistro; è sintomo di sofferenza o lesione delle pareti dell’arcodell’aorta (aneurisma, aortite). ...
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sopraortico
sopraòrtico agg. [comp. di sopr(a)- e aorta] (pl. m. -ci). – In anatomia, che è situato sopra la convessità dell’arcodell’aorta, come, per es., le linfoghiandole s., in numero di due o tre. ...
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carotide
caròtide s. f. [dal gr. καρωτίς -ίδος, der. di κάρος «sonno», perché si riteneva che dalle carotidi dipendesse il sonno]. – Nome delle due arterie che portano il sangue alla testa passando per [...] ; ciascuna di esse ha origine come tronco unico (c. comune), la destra dall’arteria anonima e la sinistra dall’arcodell’aorta, dividendosi poi nel collo in due rami, c. esterna e c. interna; la prima contribuisce alla vascolarizzazione degli organi ...
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coronario
coronàrio agg. [dal lat. coronarius]. – 1. Relativo a una corona, in particolari locuz.: oro c. (lat. aurum coronarium), somma di denaro che le province romane offrivano al capitano vittorioso, [...] (chiamate comunem. le coronarie, come s. f.), che, originantisi dall’arcodell’aorta, servono all’irrorazione del miocardio; seno c., la dilatazione terminale della grande vena coronaria del cuore; solco c., avvallamento circolare sulla superficie ...
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cardiaco
cardìaco agg. e s. m. [dal lat. cardiăcus, gr. καρδιακός, der. di καρδία «cuore»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Del cuore, in locuzioni dell’anatomia e della medicina: nervi c., i 12 rami nervosi [...] i nervi cardiaci nello spazio tra l’arco aortico e il ramo destro dell’arteria polmonare, da cui partono numerosi rami terminali che si distribuiscono al cuore, al pericardio, all’aorta e ...
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. In anatomia generale, si dà questo nome a strutture di origine e significato diverso, che hanno in comune la forma arcuata. Si parla così di arco dell'aorta (v.), di archi branchiali (v. circolazione); di arco glosso-palatino nella bocca (v.)...
Recipiente destinato principalmente a contenere sostanze liquide.
Anatomia e medicina
In anatomia comparata, nome dato a organi o formazioni cave riuniti in sistemi e nei quali circolano o defluiscono liquidi organici.
Tipi di vasi
V. linfatici
Sono...