svergolamento
svergolaménto s. m. [der. di svergolare]. – 1. Inflessione laterale di una struttura, la quale insorge quando questa viene caricata lungo un suo piano di simmetria, ingenerando, nella struttura stessa, una deformazione molto più accentuata di quella elastica normale, in alcuni casi addirittura permanente; in partic., nella tecnica delle costruzioni, il fenomeno che si verifica, per es., in una trave a doppio T d’acciaio con anima molto alta e sottile, incastrata ad un estremo e caricata nel piano di simmetria verticale: all’aumentare del carico l’asse della sezione si discosta improvvisamente e notevolmente dalla verticale fino a portarsi, in corrispondenza dell’estremità libera, in posizione quasi orizzontale. 2. In marina, deformazione permanente dello scafo delle imbarcazioni, in particolar modo di quelle sportive a remi e di quelle molto strette e lunghe, causata dagli sforzi ai quali possono essere state sottoposte; s. di una vela, l’aprirsi del bordo di uscita di questa, nella sua parte superiore, sotto la spinta del vento; fa diminuire la superficie della vela utile per la propulsione, e può essere contrastato con l’impiego di stecche alloggiate nelle apposite tasche e con l’uso di un caricabasso; s. delle pale di un’elica, la caratteristica forma elicoidale che queste assumono, tenuto conto del variare della velocità periferica dal mozzo alla punta delle medesime. 3. In aeronautica, s. dell’ala, la variazione continua e progressiva dell’angolo di calettamento della medesima, il quale decresce dalla mezzeria dell’ala verso l’estremità, introdotto in fase di costruzione allo scopo di migliorare le caratteristiche di stabilità di un velivolo, spec. alle forti incidenze, vicine a quelle di stallo; s. elastico, quello di verso contrario per le due semiali, ottenuto in volo allo scopo di provocare coppie di rollio le quali facilitano la manovra di virata e il controllo laterale del velivolo.