suffissoide
suffissòide s. m. [comp. di suffiss(o) e -oide]. – Termine introdotto in linguistica da B. Migliorini (1896-1975) per designare quel secondo elemento di parole composte che ha perduto parte del valore originario e si comporta come un suffisso; per es. -colo in agrìcolo, regnìcolo, ecc. Con sign. più ampio, si usa includere tra i suffissoidi tutti quegli elementi compositivi che non sono semplici terminazioni ma hanno un proprio contenuto semantico autonomo e indipendente, come sono, per es., gran parte dei suffissi di origine greca (-fono e -fonia, -grafo e -grafia, -morfo, -teca, ecc.). Cfr. prefissoide.