sottoscrivere
sottoscrìvere v. tr. [comp. di sotto- e scrivere, sul modello del lat. subscribĕre (comp. di sub «sotto» e scribĕre «scrivere»; cfr. soscrivere)] (coniug. come scrivere). – 1. Scrivere sotto, cioè mettere in fondo a un testo scritto; è usato quasi esclusivam. nella locuz. s. il proprio nome (a una lettera, a un documento, a un foglio). 2. a. Apporre la propria firma in segno di accettazione e di conferma: s. una lettera, un contratto. b. Per estens., dare il proprio nome, accompagnato o no dalla firma, come atto di adesione a un’iniziativa, di partecipazione a una responsabilità e sim.: s. una petizione, una protesta, un manifesto politico; più raram. con il compl. di termine: mi rifiuto di s. a questa richiesta; talvolta anche assol.: a queste condizioni non sono disposto a sottoscrivere. c. fig. Impegnarsi a versare una determinata somma, sia allo scopo di acquistare titoli di nuova emissione, sia per contribuire a raccolte di fondi in occasione di disgrazie, calamità pubbliche, e sim.: ho sottoscritto diecimila euro di obbligazioni; abbiamo deciso di s. cinquecento euro (o, anche, per cinquecento euro) a favore dei sinistrati. d. fig. Condividere, approvare senza riserve: sottoscrivo in pieno l’operato dei miei dipendenti; i ministri non potranno che s. la decisione del loro collega. ◆ Part. pass. sottoscritto, com. nel linguaggio burocr., come agg., con il valore passivo di firmato: una domanda datata e sottoscritta; nella scrittura del greco, iota s., v. iota1. Per l’uso come agg. e sost. con valore attivo, v. sottoscritto.