smuovere /'zmwɔvere/ [lat. exmŏvēre (per il più com. emovēre), con cambiamento di coniug.] (coniug. come muovere). - ■ v. tr. 1. a. [collocare con fatica un oggetto pesante in un posto diverso: s. un masso, un camion] ≈ muovere, rimuovere, spostare. b. [spostare in superficie: s. la terra, il terreno] ≈ rigirare, rimescolare, rimestare. 2. a. [far sì che una persona o un animale si muova da dove è: chi lo smuove di casa, quel poltrone?] ≈ (fam.) schiodare, spostare. b. (fig.) [indurre qualcuno a recedere dal suo proposito, a cambiare opinione, con la prep. da del secondo arg.: s. uno da una linea di condotta] ≈ dissuadere, distogliere, (non com.) rimuovere, stornare. ↑ convincere, indurre, persuadere. c. (fig.) [fare uscire da uno stato di apatia, di indolenza: sono degli sfaticati, non c'è niente che riesca a s. quello sfaticato] ≈ riscuotere, scuotere, spronare, stimolare, svegliare. ■ smuoversi v. rifl. 1. [cambiare posto, collocazione, con le prep. da, di: smuoviti da (o di) lì!] ≈ muoversi, (fam.) schiodare, spostarsi. 2. (fig.) a. [cambiare proposito, opinione, con la prep. da: non si smuove dalla sua decisione] ≈ abbandonare (ø), recedere, spostarsi. b. [assol., assecondare il volere altrui: non insistere, non mi smuovo] ≈ convincersi, persuadersi. ↑ piegarsi. c. [abbandonare l'apatia, l'indolenza abituale: non si smuove neanche se crolla il soffitto] ≈ riscuotersi, scuotersi, svegliarsi.